
Vicovaro - Prato delle Forme
Cai 304 Vicovaro - Mad. dei Ronci - Prato delle Forme
Partendo dalla fermata del Cotral di Vicovaro, su Via Tiburtina Valeria (SR5), si prosegue poi seguendo la segnaletica del sentiero 304. Si risale al caseggiato di Vicovaro per via San Vito ( strada percorribile solo con Jeep), fino ad incontrare un piccolo fontanile con la targa della comunità Montana ( datata 2012). Girando a destra, ci si incammina verso il sentiero, fiancheggiando colture di olivi e piccoli campi fino ad un bivio. Da qui si prosegue dritti in direzione del Fontanile delle Pianelle, al quale si giunge superando un piccolo sbarramento. Oltre il fontanile il percorso si addentra all’interno del bosco misto di aceri e lecci, con arbusti di sambuco, sanguinella e rosa canina, per poi assumere l’aspetto di un viottolo tortuoso che, superato il bivio con il sentiero 304B e scavalcato il Fosso di Vena Caprara, conduce ai resti della chiesa della Madonna dei Ronci. Santa Maria dei Ronci, nota come Madonna dei Ronci, è attrattiva non solo per la sua misteriosa ubicazione, posta nel vallone omonimo alla confluenza di più valli e di antiche strade, ma anche perché rappresenta un esempio di architettura sacra dei primi secoli del cristianesimo. Collocato tra il M. Follettoso e il Gennaro-Morra, fu costruito tra il XI e XII sec, in relazione al processo di incastellamento che interessò il vicino sito di Poggio Runci, ma si ipotizza che possa essere stato edificato su una struttura preesistente. Dal suolo emergono le mura della struttura realizzate con la tecnica dei conci regolari e il portale d’ingresso costituito da grandi blocchi di calcare. Al suo interno si legge bene la pianta originale della chiesa. Recentemente il sito è stato ripulito e salvaguardato da una recinzione in legno.
Dal santuario si prosegue lungo una breve ma impegnativa salita. Il sentiero si avvicina fino a costeggiare i Fossi di Vena Caprara e delle Forme. Il percorso richiede un po’ di attenzione nei tratti più angusti, caratterizzati da un terreno con un fondo sassoso e un po’ accidentato, in aggiunta alla presenza sui lati di spinosi roveti, che spesso, alla fine dell’estate, custodiscono grandi more. Il sentiero prosegue attraverso una serie di piccole radure erbose, prima di risalire per un ultimo breve tratto verso la sterrata che, girando a destra, conduce al Prato delle Forme. Si tratta di un vellutato tappeto verde, frutto del continuo ruminare del bestiame e dei cavalli al pascolo brado. Dal pianoro erboso si segue la strada sterrata in leggera salita (305B) e, dopo circa 10 min, si giunge ad un altro bivio. La strada del ritorno è quella di destra, in discesa verso Fonte Fumiccia (304B), passando per l’area picnic di Fonte della Rocca e per la pineta del versante occidentale del Monte Follettoso.