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CAI 308 Orvinio - Le Pratarelle

Orvinio - Le Pratarelle

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    punto di partenza del percorso
  • Quick info

    • Difficoltà: E
    • Durata: 50m
    • Distanza: 3,1 Km
    • Dislivello in salita: 100 m
    • Dislivello in discesa: 50 m
    • Tipologia: A piedi

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    CAI n. 308 Orvinio - Le Pratarelle

     

    Il 308 costituisce un percorso di notevole bellezza per i paesaggi e per l’interesse della storia dei luoghi, unitamente alla particolare solitudine di un’area non visitata dagli escursionisti. L’attacco dell’itinerario vero e proprio si raggiunge superando la chiesa seicentesca di Santa Maria e i resti del castello del XII secolo di Vallebuona, ubicati su un rilievo posto a nord della strada sterrata che collega Orvinio con Scandriglia. Un chilometro scarso sulla strada permette di accedere ad un sentiero che si diparte sulla destra (in direzione Scandriglia) poco dopo aver superato, sulla sinistra, delle piccole strutture produttive moderne. Il percorso in debole salita inizia da un cancello in legno e si snoda su una carrareccia che permette di giungere in pochi minuti alla sella interposta tra il Monte Castellano a sud-est e Colle Lepre a nord-ovest. Da qui si può scorgere l’intero paesaggio attraversato dall’itinerario lungo le creste boscose che sottintendono la tormentata morfologia di valli incassate (come la valle di Sottacera), segnate dall’erosione di bacini imbriferi chiusi e oltre il vasto piano inclinato del Monte Pendente (con Cima Casarene 1191 m). Invece, a sud si nota la graduale risalita verso Monte Castellano (1084 m), domo calcareo che sovrasta i resti dell’insediamento di Vallebuona. Il primo tratto di percorso è interessato da formazioni boschive di ricostituzione e da pascoli cespugliati dove prevalgono la ginestra, il prugnolo alternati a vasti macchioni di rovo, rosa canina e biancospino mentre a tratti prevale il bosco dell’ordine Quercetalia pubescentis con roverella e carpino nero. Sulla sella l’ambiente si fa più aperto con un pascolo xerico con Bromus erectus, Anthyllis vulneraria sempre comunque rotto da arbusteti caratterizzati dalle sagome a “cuscino” tipiche del pascolo prolungato. Questo è l’ambiente idoneo per ammirare le fioriture tardo primaverili e estive delle orchidee Anacamptis pyramidalis e Orchis morio, entrambe tendenti al viola. Si possono incontrare fioriture orchidee dalla fascia pedemontana fino ai 1368 m del Monte Pellecchia, massima elevazione dei Lucretili. Si tratta di uno dei posti più famosi del Lazio per la ricchezza di orchidee selvatiche (sono state censite oltre 60 specie). In Italia si contano circa 120 specie, la metà delle quali è stata segnalata nel Parco dei Monti Lucretili. Tuttavia, è perlopiù il giardino delle orchidee (sentiero 309C) a costituire una bella opportunità per andare alla scoperta di questi fiori così speciali.