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CAI 309 Poggio Moiano - Monte Pellecchia

Poggio Moiano - Monte Pellecchia

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  • Quick info

    • Difficoltà: E
    • Durata: 8h e 30m
    • Distanza: 17,8 Km
    • Dislivello in salita: 800 m
    • Dislivello in discesa: 450 m
    • Tipologia: A piedi

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    CAI n. 309 Poggio Moiano - Monte Pellecchia ( F, VL,B)

     

    Dalla chiesa di San Sebastiano, nel Comune di Poggio Moiano, si seguono i segnavia bianco-rossi visibili e riconoscibili lungo il percorso. Si tratta di una variante della Via dei Lupi, percorso di 120 km dedicato al predatore che raggiunge il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. Lasciate le ultime case rurali del paese ci si incammina su una strada sterrata fino a un ponte medioevale, oltre il quale si allontana la via Francigena. Lasciato sulla destra il ponte, si prosegue fino a una strada asfaltata. Dopo circa 150 metri, il sentiero gira a sinistra inoltrandosi in un querceto lungo il Fosso del Rio. La sterrata attraversa boscaglie di salici, pioppi, carpini, olmi e roverelle, alternate a uliveti. All’altezza di una grande roverella si piega a destra per raggiungere, dopo circa 1 h, Fonte Castello, dove è presente un’area pic-nic con un punto fuoco. Si prosegue quindi lungo la sterrata e, dopo circa 100 m, si oltrepassa un cancello in legno sulla sinistra, dal quale si entra nel querceto, più fresco e ricco di cerri: il sentiero, sempre agevole, si fa ora più stretto. Oltre i 700 m di quota, il bosco si arricchisce con la presenza dei faggi, mentre intorno ai 1000 m la vegetazione si dirada e lascia il posto alle praterie. Attraversate due praterie, si prosegue per un breve tratto nella faggeta sino a circa 1100 m di quota, dove si apre un prato. Superato un secondo cancello, proseguiamo ancora nel bosco sino a raggiungere la grande prateria sassosa di Cima Casarene (1181 m), da cui la vista spazia sulle cime più alte dei Lucretili (3 h 30). Si può tornare indietro lungo lo stesso percorso, oppure scendere lungo il versante occidentale del monte (309A) per riprendere il sentiero dell’andata al Fonte Castello. Il Monte Pellecchia è la vetta più alta dei Monti Lucretili (1369 metri) che offre una veduta straordinaria sull’Appennino centrale. Quando non esistevano i frigoriferi per la conservazione dei cibi, per refrigerare gli alimenti veniva utilizzata la neve caduta sulle montagne. Proprio il Monte Pellecchia, assicurava un importante approvvigionamento di neve che, trasformatasi in ghiaccio, veniva trasportata in blocchi durante la notte da muli e carri, raggiungendo palazzi nobiliari dove veniva stipata ed utilizzata per la conservazione.