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12 Maggio 2024

SENSO DI APPARTENENZA E IDENTITÀ CIVICA: LA FESTA DELLE TORCE A SONNINO

Come ogni anno, percorrendo con una spettacolare processione notturna i confini comunali,
i cittadini di Sonnino hanno rinnovato la celebrazione di un antico rito volto a riaffermare simbolicamente l'inviolabilità del loro territorio

Tra il pomeriggio di sabato 11 e le prime ore di domenica 12 maggio si è svolta a Sonnino, con il coinvolgimento e la partecipazione dell’intera popolazione locale, la suggestiva manifestazione delle Torce. Si è rinnovata così una tradizione che i sonninesi sentono come parte integrante della loro storia e della loro cultura.

Come ogni anno, nel giorno che precede la solennità dell’Ascensione, dopo la celebrazione al mattino di una messa nell’antica chiesa di San Michele Arcangelo e la benedizione delle Torce, ha preso l’avvio nel pomeriggio una folta processione che, proseguendo nella notte e disegnando sui monti una spettacolare scia di fuoco con la luce delle fiaccole, ha ripercorso i sentieri e le strade che segnano i confini comunali. Lungo il percorso il corteo dei fedeli si è fermato più volte nei luoghi dove erano avvenute morti violente, recitando preghiere e intonando canti e litanie. Accompagnavano i partecipanti, secondo un preciso rituale, uomini armati di fucile incaricati di esplodere continuamente colpi a salve, come a riaffermare simbolicamente la sacralità e l’intangibilità dei confini del territorio comunale.

È, quella delle Torce, una manifestazione dalle caratteristiche assolutamente originali, in cui sacro e profano si mescolano e in cui, come gli studiosi del folklore hanno messo in rilievo, si sono stratificarsi riti e pratiche di varia epoca, da quella preromana e romana sino a quella moderna, quando le dispute di confine tra Comuni vicini e il fenomeno del brigantaggio richiedevano una costante e difficile vigilanza sull’integrità e sulla sicurezza di limiti territoriali che in larga parte correvano su colline fitte di vegetazione lontano dal centro abitato.

Oggi numerosi sentieri rendono accessibili e praticabili quei luoghi, permettendo tra l’altro a escursionisti e turisti di riscoprire un interessante capitolo della storia del nostro territorio: i Cippi di confine che, collocati a determinata distanza l’uno dall’altro, segnavano l’antica linea di separazione tra lo Stato Pontificio e il Regno Borbonico.

All’evento, oltre a varie altre autorità, ha partecipato il Direttore Lucio De Filippis, portando anche il saluto istituzionale del Commissario Straordinario Giuseppe Incocciati dell’Ente Parco Monti Ausoni e Lago di Fondi,.

“È con vivo interesse – ha dichiarato il dott. De Filippis – che ho preso parte alla processione notturna: un cammino lungo e in parte faticoso, ma le cui suggestioni e la cui carica emotiva ripagano abbondantemente il sacrificio di qualche ora di sonno. L’impressione che se ne riceve è davvero quella di partecipare a una grandiosa manifestazione di popolo, vissuta con intensità e pieno trasporto da una comunità particolarmente fiera di riconoscersi nei valori che la processione esprime.

È stata questa, peraltro, l’occasione per percorrere alcuni dei sentieri di cui l’Ente Parco, insieme al Comune e alle associazioni locali, cura la tutela, la manutenzione e la valorizzazione. Ricordo in particolare l’impegno dell’Ente, concretizzatosi nel 2021, a realizzare a Sonnino, in collaborazione con l’Associazione “Brigante Antonio Gasbarrone”, una vera e propria rete di dieci sentieri per rendere più agevole la fruizione dei paesaggi e del verde di questa estesa area collinare”.

“Quella delle Torce – ha ulteriormente commentato il Commissario Straordinario Giuseppe Incocciati – è una manifestazione unica nel suo genere, parte importante di quel ricco patrimonio culturale della nostra gente che l’Ente Parco si impegna a promuovere e a far conoscere anche al di fuori del nostro comprensorio. Essa ci offre una vivida testimonianza del persistere a Sonnino, ancor oggi, di un forte senso di appartenenza e di identità civica: un valore da consolidare e preservare in una società che tende a divenire sempre più ‘liquida’ e a cancellare le peculiarità e le eredità culturali più significative delle singole comunità”.

 

Fondi (LT), 12 maggio 2024

Ufficio Comunicazione

Ente Parco

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