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Mara ritrova la libertà

Il 6 novembre, dietro segnalazione di un ciclista, alcuni volontari dell’associazione “Guardia Ecozoofila Nazionale” hanno recuperato alle pendici dei Monti della Tolfa un lupo in evidente difficoltà e gravemente debilitato e l’hanno consegnato alla LIPU, nel cui Centro Recupero di Roma l’animale ha ricevuto le prime, urgenti cure. I veterinari del CRAS hanno constatato che il lupo era una giovane femmina dell’anno e le radiografie hanno rivelato la presenza di numerosi proiettili nel suo esile e deperito corpo: un deprecabile atto di bracconaggio l’aveva sottratta alla sua libertà. Presa in carico dal personale della Direzione Ambiente, la lupa è stata trasferita al Centro Specialistico Veterinario (Roma), dove è rimasta per alcuni giorni per le necessarie cure, e poi al Centro di Recupero Parco dell’Abatino (Poggio San Lorenzo, Rieti) per la degenza e la riabilitazione.  Con il passare dei giorni la lupa, chiamata “Mara”, recuperava le sue forze. Nel frattempo le analisi genetiche svolte dal Laboratorio per la Genetica della Conservazione dell’ISPRA, poi confermate dal Laboratorio di Genetica dell’IZS Lazio e Toscana, rivelavano che Mara era un ibrido recente tra lupo e cane; in attuazione delle indicazioni della Commissione Europea sugli ibridi e sulla base delle esperienze del progetto Life Mirco Lupo, abbiamo provveduto a sterilizzare Mara e, visto lo stato di ottima salute, l’abbiamo subito rilasciata nella sua zona di origine dotata di un radiocollare satellitare, utile sia per monitorare il successo dell’operazione sia per acquisire informazioni preziose sul suo comportamento. Questa fase è stata possibile grazie alla preziosissima e insostituibile collaborazione dei Parchi Nazionali del Gran Sasso e Monti della Laga e dell’Appennino Tosco-Emiliano, in particolare dell’ottima equipe formata da veterinari e tecnici faunisti. Ora Mara è tornata libera nei suoi Monti della Tolfa per continuare la sua “vita da lupo”.

A due mesi dalla liberazione, grazie alle localizzazioni satellitari e alla costante presenza sul territorio dei guardiaparco regionali, finalizzata al monitoraggio e alla tutela, Mara risulta in ottima forma, in grado di frequentare le valli che l’hanno vista nascere e crescere.

Il recupero, la guarigione e il ritorno in libertà della lupa Mara non sarebbero stati possibili senza gli interventi tempestivi del ciclista che ha fatto la prima segnalazione, delle Guardie Ecozoofile Nazionali e dei volontari della LIPU e del relativo CRAS, e soprattutto senza la collaborazione del CRAS Parco dell’Abatino, dei veterinari del CSV, dei genetisti dell’ISPRA, dei colleghi del Parco Regionale dei Monti Simbruini, dei Parchi Nazionali del Gran Sasso e Monti della Laga e dell’Appennino Tosco-Emiliano e dei guardiaparco delle Riserve Naturali Regionali Macchiatonda e Monterano, oltre che del personale guardiaparco e tecnico della Direzione Ambiente: a tutti loro va il nostro caloroso ringraziamento per quanto fatto per Mara. Un ringraziamento va anche ai Carabinieri Forestali del Comando Stazione di Civitavecchia, che erano presenti al momento del rilascio e che potranno continuare l’azione di vigilanza già intrapresa dai guardiaparco regionali, consentendo a Mara di continuare a vivere la sua libertà.

Progetto di recupero realizzato in collaborazione con:
​Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano
Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale-ISPRA
LIFE M.I.R.CO-Lupo

Foto di Diego Mantero, video di Sergio Muratore

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