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Il Castello di Santa Severa e l'Area archeologica di Pyrgi

Un patrimonio di enorme valore storico, culturale e naturalistico

Il Castello di Santa Severa, frazione del comune di Santa Marinella a pochi chilometri a nord di Roma, è uno dei luoghi più suggestivi del Lazio, un patrimonio di enorme valore storico, culturale e naturalistico.

Secondo la tradizione cristiana è in questo sito che la giovane Severa di Pyrgi, con i fratelli Calendino e Marco, ricevette il martirio il 5 giugno 298. Sono ancora visibili nella piazza della Rocca i resti di una chiesa paleocristiana a lei dedicata.

Il castello nasce intorno al X-XI secolo, e il primo riferimento scritto è databile al 1068, anno in cui il Castello e la Chiesa furono donati dal conte Gerardo di Galeria all'Abbazia di Farfa che a sua volta, nel 1130, la donò su richiesta dell'antipapa Anacleto II alla Basilica di San Paolo fuori le mura. Nel 1482 il Castello passò all’Ordine del Santo Spirito che ne fu proprietario per cinquecento anni e di cui è ben visibile lo stemma.

L’area in cui sorge il castello e gli spazi circostanti affondano le proprie origini in tempi molto più antichi e i primi ritrovamenti risalgono addirittura all’età del Bronzo.
Intorno al 264 a.C. fu fondata la colonia romana di Pyrgi sul nucleo centrale di una cittadina etrusca il cui nome è tuttora ignoto.
La cittadina, fondata tra la fine del VII e gli inizi del VI secolo a.C., rappresentò per alcuni secoli il porto principale di Caere, l'odierna Cerveteri, da cui dista 13 km, fino alla sua distruzione per mano della flotta di Dionisio I di Siracusa nel 384 a.C.
Del castrum romano, sviluppatosi successivamente sull'area portuale etrusca, sono tornate alla luce tracce maestose del circuito murario in opera poligonale, oltre a molteplici reperti e iscrizioni in lingua latina. 

Dopo un lungo periodo di decadenza, il Castello fu utilizzato dai tedeschi come base strategica nel corso del secondo conflitto mondiale, mentre in tempi recenti è divenuto una proprietà della Comunione delle ASL del Lazio e attualmente della Regione Lazio che, dal 2014, ne ha voluto la riapertura estiva. Dopo ulteriori interventi di riqualificazione, dall’aprile del 2017, il Castello e il borgo sono visitabili tutto l’anno e si è avviato un nuovo percorso storico, artistico e culturale, in cui è stato aperto anche un ostello per giovani e famiglie.

Non perderti i video dello straordinario incontro tra natura e cultura in questo luogo magico, divenuto anche esempio di collaborazione tra amministrazioni pubbliche che hanno realizzato questo grande progetto di rinascita e valorizzazione. 

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