ParchilazioParchilazio

Uomo e territorio

Uomo e territorio

Comuni

Le Montagne della Duchessa chiudono verso est quella parte della valle del Salto che, sormontata dal monte Nuria, è denominata Cicolano. Caratterizzata dal severo paesaggio montano, dopo un lungo isolamento l'area sta conoscendo una nuova fase di espansione insediativa grazie alla presenza dello svincolo autostradale "Valle del Salto" lungo l'A24 Roma-L'Aquila.

Corvaro di Borgorose è noto per il suo centro medievale sovrastato da un castello costruito tra X e XI secolo. Malgrado il tempo trascorso, ancora oggi della rocca si possono ammirare le mura di cinta ellissoidali, le quattro torri a pianta circolare e l'ingresso principale denominato Porta Calata.

Il borgo di Cartore manifesta invece i caratteri originari degli insediamenti rurali, strettamente legati un tempo alla parca agricoltura montana e alle pratiche di coltivazione del bosco.

Storia del territorio

Seppure resi ardui dal carattere dei luoghi, i primi insediamenti umani sui Monti della Duchessa risalgono ad epoche remote. Nel territorio di Cartore è stata rinvenuta e parzialmente scavata la necropoli degli Arioli, un cimitero di tombe a tumulo dal diametro di 30-35 metri, databili tra il VI ed il V secolo a.C.

Ad epoca perlopiù medievale risalgono invece i romitori che punteggiano le pendici della Duchessa, quali l'eremo di S.Costanzo a Bocca di Teve e l'eremo di S.Leonardo nel vallone di Fua.

Quanto invece agli equicoli, antico popolo italico erede di quegli equi il cui territorio, originariamente ben più vasto, dopo la conquista romana (fine IV- inizi III sec. a.C.) venne circoscritto in quest'area nel cuore dell'Appennino centrale, presso il territorio della Riserva se ne conserva la testimonianza monumentale più evidente e cioè il tumulo di Corvaro.

Archeologia e arte

Il tumulo di Corvaro

Nel 1984, presso la località Montariolo, fu rinvenuta una tomba a tumulo del VI sec. a.C. di diametro di circa 50 metri e di altezza di 3,70 m. Prima dello scavo appariva come un imponente cumulo di terra, pietre e ciottoli, con un perimetro parzialmente conservato in lastroni squadrati di calcare locale.

Indagini successive hanno permesso agli archeologi di rinvenire, fino ad oggi, qualcosa come 254 tombe, le più antiche delle quali databili tra VI e V secolo a.C. e che hanno fatto pensare alla sepoltura di soldati. Inoltre, è stato possibile individuare al centro della struttura un tumulo di dimensioni minori, avente un diametro di circa 11 metri e cronologicamente inquadrabile nel corso della prima età del ferro (fine IX-VII sec. a.C.).