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La Solforata di Pomezia

    La Solforata di Pomezia si trova nella zona industriale di Santa Palomba, a sud-ovest della città di Roma, e all’interno della Riserva Naturale di Decima Malafede. Oggi nascosta tra la via Laurentina, la via Ardeatina e l’omonima via della Solforata, questa rappresenta un’emergenza geologica unica nel suo genere, caratterizzata da numerose emissioni di zolfo in forma gassosa (acido solfidrico, H2S) che risultano particolarmente visibili sotto forma di energica risalita di bolle in prossimità dei vari corsi d’acqua presenti.

    Tali peculiari caratteristiche ambientali hanno fatto sì che, nel tempo, l’area fosse considerata dapprima sacra, in epoca Romana, poi strategica e, più recentemente, sia stata sfruttata per la coltivazione mineraria dello zolfo.

    Il mito e il paesaggio

    Nonostante il paesaggio della Solforata sia radicalmente mutato nel tempo, le emissioni gassose ne hanno da sempre costituito l'elemento caratterizzante anche nella storia più antica. La località è infatti nota sin dai tempi preromani, quando l’area era abitata dai Latini e faceva parte del Latium vetus, una regione compresa tra la riva sinistra del fiume Tevere e il Monte Circeo. I Latini avevano una religiosità molto legata al culto della terra e delle manifestazioni naturali associando a ogni sorgente, montagna, bosco uno spirito divino detto genius loci. Le sorgenti solfuree, in particolare, erano considerate la sede di divinità connesse con il mondo degli inferi e con la profezia.

    Ilaria Mazzini

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