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10 Gennaio 2024

L'oste e il vino buono: incontro sulla sostenibilità della viticoltura.

Il genius loci di San Giovenale: molto più di semplice vino

Pratiche agricole millenarie e nuove tecnologie concorrono alla realizzazione di prodotti dalle elevate caratteristiche nutrizionali e organolettiche. Come (e quanto) questo sia compatibile con le necessarie azioni di tutela dell'ambiente e la difesa della biodiversità sarà oggetto dell'incontro organizzato dalla cantina "San Giovenale Agricola", in collaborazione con la Direzione Regionale Ambiente e il Parco Marturanum.

Di seguito riportiamo il comunicato sull'evento rilasciato dagli organizzatori.

"IL GENIUS LOCI DI SAN GIOVENALE
Molto più che semplice vino
Dagli Etruschi fino a noi, San Giovenale continua ad emanare uno spirito indomito di territorio che si perpetua intatto nei millenni, spingendoci a contemplare estasiati la sua bellezza selvaggia e a mettere in essere le migliori pratiche per conservarne l’integrità e valorizzarne le peculiarità.
Il filo conduttore con cui può essere raccontato questo meraviglioso rapporto tra uomo e natura, è la viticoltura o, meglio, la viti-cultura. Attraverso un viaggio nello Spazio e nel Tempo, si può rileggere la storia di questa antica città di frontiera – situata tra le potenze di Caere e Tarquinia - per scoprire sin dove affondano le radici della cultura del vino di questi luoghi.
Il vino è l’unico alimento che sopravvive all'uomo e, permanendo nella quarta dimensione - il tempo - si fa memoria e testimonianza delle radici della nostra civiltà e diventa espressione del genius loci.
Il ponte realmente esistito che dall'antico Borgo di San Giovenale conduceva al Vignale – per praticare la coltivazione della vite - oggi è idealmente rappresentato dalle buone pratiche agricole ed edilizie, agronomiche ed infine enologiche, che vengono attuate, in continuità con le epoche più remote, dalla San Giovenale Agricola a tutela di questi luoghi.
Un approccio culturale, questo, che diventa una componente fondamentale che caratterizza profondamente i vini prodotti da San Giovenale.
Questo approccio ci dà il conforto che - una volta tanto - etica si coniuga con qualità ed espressività territoriale, confermando che l'attuale sistema di coltivazione della vite s'innesta su un tralcio di storia millenaria, di cui, peraltro, fanno tesoro alcuni dei più celebrati vini del mondo.
Di conseguenza si può affermare che la viticoltura a San Giovenale, non è un'innovazione ma è parte integrante e fondante del suo genius loci e rappresenta un modo virtuoso per conservare la meraviglia che ognuno di noi ha provato arrivando qui.
Non è dunque casuale che la Regione Lazio abbia di recente riconosciuto questo sistema di agricoltura – a bassa intensità, "non interventista" e senza chimica - come armonico con la tutela e la conservazione del territorio.
Questo incontro, organizzato insieme al Parco Marturanum e alla Direzione Regionale Ambiente, intende pertanto rendere manifesto questo rapporto ancestrale che lega ancora oggi indissolubilmente la coltura della vite alla cultura materiale e immateriale del territorio di San Giovenale, evocando il genius loci che da sempre è posto a custodia di questi luoghi."

Il programma dettagliato degli interventi è riportato nella locandina.

Appuntamento sabato 10 febbraio, ore 11, in Sala Sant'Angelo, a Barbarano Romano.

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