Uomo e territorio
La Riserva Naturale Laurentino Acqua Acetosa costituisce un caso del tutto particolare nel sistema di Aree Naturali Protette di Roma. L'area era destinata all'urbanizzazione intensiva con edilizia residenziale pubblica e privata. Nel 1976, nel corso dei lavori per il completamento del quartiere residenziale del Laurentino, fu individuato un abitato protostorico e così, dopo la redazione di un primo progetto di parco Archeologico da parte del Comune di Roma e della Soprintendenza Archeologica di Roma all'inizio degli anni '90, nell'ottobre 1997 l'area comprendente l'abitato protostorico e un insieme di piccole valli e corsi d'acqua divenne Riserva Naturale Regionale.
Storia del territorio
L'abitato protostorico incluso nel perimetro della Riserva comprende una necropoli ricca di tombe ascrivibili al VII-VIII secolo a.C. La posizione dell'abitato con aggere (altura fortificata) e fossato consentiva di controllare il passo da una posizione sicura e ben difendibile. Ai piedi dell'altura era un corso d'acqua - ancora esistente - e una sorgente di acque minerali. L'antico centro abitato, posto lungo le vie di transumanza e commercio tra i Colli Albani, la valle del Tevere e le antiche città di Laurentum, Lavinium e Ardea, ha nuovamente presidiato, a distanza di 2.600 anni, un tratto di campagna romana.