
L’abitato di Mandela è in realtà costituito da due abitati distinti: il borgo di Bardella, bagnato alle pendici dalle fredde acque del torrente Licenza, con un castello, una torre e una chiesa, e il villaggio fortificato di Cantalupo in cima al colle. Per secoli, fino al 1870 con il passaggio dallo Stato Pontificio al Regno d’Italia, il nome ufficiale di questo insediamento, è stato il binomio Cantalupo – Bardella.
"Salda, ordinata, Mandela mi saluta con la sua alta torre pallida" (Rafael Alberti – Epistole ad Orazio)
La torre richiamata dal poeta è lo slanciato campanile della chiesa di S. Nicola, nella parte alta del paese. Il santo di Bari gode di una notevole venerazione nel territorio (nella diocesi di Tivoli ha ben sei parrocchiali intitolate), ma ciò non ha impedito che a Mandela gli venisse affiancata una viva devozione per S. Gregorio.
S. Nicola si festeggia la prima domenica di dicembre insieme alla Festa dell’Olio e dell’Olivo (coltura cardine per l’economia del luogo) e alla Sagra della Polenta. I festeggiamenti in onore di S. Gregorio sono invece estivi e si concludono a sera con una “Panarda”, una cena collettiva a base di verdure e pesce di fiume cui anticamente partecipava un membro per famiglia.