Una notizia pubblicata sul sito dell’ISPRA, in merito ai cinghiali in città, ricorda alcune regole fondamentali per non correre rischi relativi all’avvicinamento dei cinghiali agli abitati, problema che non riguarda solo i Castelli Romani ma anche la città di Roma. La prima regola da tenere bene a mente, è quella di non dare da mangiare agli animali selvatici, soprattutto di non lasciare scarti e rifiuti organici a bordo strada, pratica che favorisce l’avvicinamento all’uomo. La presenza di cinghiali nelle aree urbane è infatti spesso strettamente legata alla facilità di procurarsi cibo, ciò può indurre i cinghiali ad avvicinarsi troppo con il rischio di impatti nel momento in cui attraversano strade trafficate, oltre al fatto che, trattandosi di animali selvatici, se si sentono minacciati possono reagire aggredendo in particolare gli animali domestici come cani e gatti.
Il foraggiamento della fauna selvatica è una pratica espressamente vietata dalla legge 221/2015 che prevede, per chi contravviene a tale divieto, l'arresto da 2 a 6 mesi o l'ammenda da € 500 a 2.000. A questo proposito, il Parco dei Castelli Romani, in una nota inviata ai 15 Comuni dell’area il 9 settembre 2016 e ribadita successivamente, invitava gli stessi ad adottare provvedimenti che vietassero la pratica del foraggiamento alla fauna selvatica. Pochi sono stati i Comuni che hanno emesso ordinanze in merito (solo sette sui quindici inclusi nel Parco) e ancora non efficaci sono i controlli e i riscontri virtuosi; si tratta di un adempimento che contribuirebbe a informare adeguatamente la cittadinanza e, quindi, a sradicare comportamenti sbagliati che possono provocare danni all’uomo e agli stessi animali i quali, agendo d’istinto, sono inconsapevoli dei pericoli che provocano.
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