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11 Aprile 2017

Rete Regionale di Monitoraggio dei Rapaci Rupicoli del Lazio, pubblicato il rapporto annuale

Per il terzo anno consecutivo, è stato redatto e pubblicato un rapporto relativo ai risultati della “Rete Regionale di Monitoraggio dei Rapaci Rupicoli del Lazio”. Rete che, al momento, riguarda l’Aquila reale, il Lanario e il Falco pellegrino. I rilevamenti di campo sono stati condotti da un consistente numero di personale tecnico e di guardiaparco afferenti alle aree protette regionali e nazionali e dalle associazioni ornitologiche ALTURA e SROPU, incluso il personale del Parco regionale dei Castelli Romani.
Riguardo alle attività svolte ed in corso, è utile ricordare che discendono dalla Direttiva “Uccelli” 147/2009/CE; la quale prevede, per le citate specie, un monitoraggio continuo nel tempo, con una trasmissione dei risultati a cadenza di sei anni. Il presente ciclo di attività, iniziato nel 2012, terminerà quindi entro il 2018.
La situazione dello status dell’Aquila reale nell’Appennino laziale, al termine della stagione riproduttiva 2016, rimane sostanzialmente invariata rispetto all’anno precedente.
Dei 15 siti storici monitorati, 11 si confermano occupati mentre nei restanti 4 si rilevano coppie probabili e/o possibili.
Riguardo al Lanario, per la prima volta dai primi anni ’80 del secolo scorso, ovvero da quando la specie è oggetto di attenzione, non è stata rinvenuta alcuna coppia nel territorio regionale.
L’altra specie oggetto del monitoraggio, il Falco pellegrino, al contrario, sembrerebbe godere di uno stato di salute apprezzabile, con quasi 200 coppie nidificanti nell’intero territorio regionale.

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