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6 Marzo 2017

HerpeThon 2017 e Newt Bio due realtà per la salvaguardia degli ecosistemi

Si è svolto sabato 4 marzo 2017, presso il nuovo centro informativo territoriale del Parco regionale dei Castelli Romani, in località Vivaro – Rocca di Papa (RM), il convegno inserito nella maratona erpetologica nazionale (HerpeThon 2017) che ha visto la presentazione del progetto LIFE “Newt Bio” (NETworking Water Wood Wet meadows To BIOdiversity).

All’incontro, coordinato dal dirigente tecnico del Parco, il geologo Stefano Cresta, hanno partecipato il direttore dell’Ente, Maurizio Fontana, il naturalista Vincenzo Ferri della “Societas Herpetologica Italica”, gli assessori all’ambiente e al patrimonio boschivo dei comuni di: Rocca di Papa, Rocca Priora, Lariano, associazioni locali, proprietari di boschi e tanti altri cittadini che hanno condiviso idee ed azioni da realizzare all’insegna della tutela ambientale.  

Si è parlato della salvaguardia delle zone umide e dei loro abitanti, con la quarta edizione della maratona erpetologica nazionale presentata dal coordinatore della sezione erpetologica del Lazio Vincenzo Ferri, l’edizione 2017 di HerpeThon è intitolata: “Pozze per anfibi e rifugi per rettili. Interventi innovativi e/o tradizionali, per il potenziamento degli ambienti di vita, riproduzione e svernamento dei nostri anfibi e rettili”. Per passare al progetto europeo di prossima realizzazione del Parco dei Castelli Romani “Newt Bio”,  che ha come obiettivo quello di effettuare sul territorio dei SIC Cerquone-Doganella e Maschio dell’Artemisio, delle azioni mirate per la conservazione e il ripristino degli ambienti di vita della fauna locale: anfibi, rettili, insetti, farfalle, ma anche della flora.

A questo proposito sono intervenuti nel dibattito per illustrare le varie fasi del progetto, i tecnici del servizio Tutela ambientale dell’Ente, insieme ai partners di progetto.

Una giornata di divulgazione naturalistica intensa e partecipata, che ha dato la possibilità ad un pubblico vasto e diversificato di individuare e comprendere quale sarà nel prossimo futuro l’operato del Parco e quali le azioni dirette sul campo e gli strumenti utili per realizzarle.

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