Mai come in questa edizione l’inverno, con i suoi elementi, è stata la sfida con cui gli atleti hanno dovuto lealmente confrontarsi.
La neve ghiacciata e farinosa, il vento a tratti intenso, le temperature molto basse hanno dato il bianco e freddo benvenuto ai quasi 300 iscritti che il 7 gennaio hanno cominciato a colorare l’ampio piazzale di Campo dell’Osso, località in quota (1530m) di Subiaco (Roma).
Il tempo sereno, di buon auspicio, e il sole che sempre più mitigava i brividi, hanno accompagnato tutte le principali fasi pre-partenza, prevista per le 10: il ritiro dei pettorali in una casetta in cui si è condiviso anche un buon bicchiere di tè caldo e la scelta del migliore abbigliamento da indossare.
Gli atleti hanno corso, camminato, a tratti perso il ritmo per il cedimento della neve, in un’altalenante sensazione di fluidità e di fatica. È così che i 13 chilometri del percorso si sono moltiplicati. Ma l’impegno è stato mitigato dal piacere di correre in gruppo, in un’atmosfera incantevole di boschi innevati, che dava un leggero senso di euforia. Il tifo del pubblico ha fatto il resto e la giornata è diventata così, davvero speciale.
“Alla fine le premiazioni degli atleti e un gustoso ristoro hanno concluso festosamente una giornata sportiva bellissima” – sottolinea Marco D’Innocenti, presidente del Trail dei Monti Simbruini.
“Iniziative come questa – osserva Vito Consoli, direttore della Direzione Ambiente e Sistemi Naturali della Regione Lazio, che ha partecipato come atleta alla corsa – coniugano sport e ambiente, sforzo fisico e bellezza dei panorami, spirito di amicizia e il piacere di misurarsi con gli elementi; avvicinano le persone alla natura, fanno conoscere posti bellissimi, spesso non lontani dalle nostre case.”
Testo di Alessandro Giordani
