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12 Dicembre 2016

Le vie d’acqua nel Parco regionale dei Castelli Romani

È stata effettuata la visita del commissario straordinario del Parco regionale dei Castelli Romani Sandro Caracci, del sindaco di Marino Carlo Colizza e dell’Assessore ai lavori pubblici Adolfo Tammaro, al cantiere che da qualche giorno  ha iniziato i lavori di riqualificazione del “Parco dell’Acquasanta” a Marino (RM), realizzato negli anni novanta del XX secolo, dal Comune e dal Comitato di Quartiere. Uno spazio verde di pregio situato intorno al corso della Marana delle Pietrare, che scorre ai piedi  dell'antico “Fontanile d'Ammonte” e della caratteristica ed omonima Torre di vedetta duecentesca.

L’intervento fa parte del progetto APQ7 n. 39, “le vie d’acqua nel Parco regionale dei Castelli Romani, per il recupero di sentieri naturali, sorgenti e fontanili”. Nel corso della visita è stato possibile verificare lo stato di avanzamento dei lavori, che prevedono il trattamento del verde (taglio e pulizia), la delimitazione del sentiero con recinzioni in legno, la sistemazione di panchine e panelli informativi, il rifacimento del ponticello in legno nel punto di attraversamento del ruscello, la ripulitura del peperino e delle rocce che compongono la vasca principale del fontanile e delle altre fonti sparse lungo il percorso e l’installazione di un sistema di videosorveglianza per mettere in sicurezza il sito ed evitare eventuali fenomeni di vandalismo al patrimonio pubblico.

“L’intervento è stato pensato”, dichiara il commissario straordinario del Parco,  “con l’obiettivo di restituire alla comunità un’area verde molto interessante dal punto di vista naturalistico e storico-ambientale caduta nel degrado nel corso degli ultimi anni. Il proposito è quello di ripristinare  il sentiero che dal Santuario dell’Acqua Santa collegherà di nuovo il centro storico della città con le antiche cave di peperino, lungo un percorso in cui si notano, tra l’altro, le stratificazioni  e i banchi consolidati  della caratteristica pietra locale, frutto delle eruzioni del Vulcano Laziale iniziate circa 600.000 anni fa e terminate 20.000 anni or sono. I lavori termineranno entro l’inizio del nuovo anno, restituendo un’area riqualificata e fruibile ai residenti e a tutti coloro che avranno il piacere di percorrerla sia a piedi che in bicicletta”.

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