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8 Agosto 2016

La figura professionale del Guardiaparco nelle aree naturali protette

Il Guardiaparco è la figura professionale simbolo delle aree naturali protette. Nell’immaginario collettivo viene di solito identificato come Park Ranger dei paesi anglofoni e in effetti questa figura professionale nasce proprio nel 1872 insieme al primo Parco nazionale del mondo, lo “Yellowstone National Park”. In Italia i Guardaparco sono nati nel 1923 quando fu istituito il primo Parco nazionale italiano, il Parco nazionale del Gran Paradiso.

Visitando le aree naturali protette, è frequente l’incontro con i Guardiaparco che perlustrano il territorio a piedi o in macchina. È un lavoro interessante e affascinante per il contatto con la natura, ma anche complesso e delicato, in quanto le mansioni di riferimento per questa professione sono piuttosto diversificate e spesso richiedono specifiche competenze tecniche. In primis svolge attività di vigilanza e polizia giudiziaria a tutela dei beni naturalistici e culturali dell’area protetta di competenza, facendo rispettare l’applicazione delle norme in campo ambientale, i regolamenti dell’Ente Parco, più in generale disposizioni e leggi regionali e nazionali in materia di ambiente e gestione del territorio (tagli boschivi, edilizia, attività venatoria, rifiuti, acque, pesca nelle acque interne, difesa dei boschi dagli incendi e tutte le altre attività svolte nei rispettivi territori che sono sottoposti a vincolo paesaggistico-ambientale).

In molti casi, soprattutto nei Parchi che ricadono all’interno di  aree fortemente antropizzate, il Guardiaparco è prevalentemente  impegnato nel reprimere reati o illeciti amministrativi. Ciò comporta una preparazione specifica e tecnica su legislazioni complesse che spesso si modificano profondamente nell’arco di un breve lasso temporale.

L’attività di vigilanza che il Guardiaparco svolge non è disciplinata da una normativa specifica, ma va ad inserirsi per quanto concerne l’attribuzione delle funzioni di riferimento, in particolare quelle di polizia giudiziaria, ad altre fonti giuridiche:

•La legge n. 394/1991 (Legge Quadro sulle Aree Protette)
•La legge n.157/1992 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio)
•Il Dlgs. n. 42/2004 (Beni culturali e ambientali)
•Il D.P.R. n. 280/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia e ss.mm.ii.)
•La L. R. n. 39/ 2002 (Norme in materia di gestione delle risorse forestali)
•Il Dlgs n. 205 /2010 (Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive)
•La legge n. 116/2014 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 giugno 2014 n. 91 recante "Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l’efficientamento energetico dell’edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea”)
•La L. R. n. 29/1997 ( Regione Lazio - Norme in materia di aree naturali protette regionali - comma 1 e 2 e ss.mm.ii.).

Quelle sopracitate, sono solo alcune delle leggi cui l’attività di controllo e vigilanza dei Guardiaparco si riferiscono, in quanto il campo relativo alla tutela ambientale spazia in diversi settori.
La multidisciplinarietà è l’elemento caratterizzante di questa professione, oltre all’attività di sorveglianza e controllo del territorio, tesa a far rispettare regole e norme contenute nei piani di gestione delle aree protette, riassumiamo quali sono le varie mansioni:

•Collabora con gli altri organi di Polizia e Vigilanza e può rivestire la funzione di ausiliario  di pubblica sicurezza
•Provvede alla stesura dei verbali e rapporti, cura l'iter amministrativo degli atti redatti
•Partecipa alle attività di Protezione Civile con gli organi competenti (lotta agli incendi boschivi, ricerca dispersi, emergenze in casi di calamità)
•Collabora alle attività di ricerca naturalistica, storica e culturale;
•Collabora ad attività di studio, progettazione, gestione e attuazione di programmi sulla flora e sulla fauna, in collaborazione con gli Uffici preposti
•Effettua il primo soccorso alla fauna selvatica ferita o in difficoltà, permettendone la reintroduzione nel territorio protetto dopo appropriate cure
•Svolge attività di educazione ambientale promosse dall'Ente
•Assicura assistenza e guida ai visitatori e a chiunque fruisca dei servizi dell'area protetta

Ciò premesso il Guardiaparco sovente svolge attività per la salvaguardia del territorio che esulano da questo contesto, come ad esempio quando a supporto degli Enti locali, partecipa ad azioni di bonifica o a giornate di cittadinanza attiva messe in campo dalle associazioni locali.   

Possiamo quindi definire il Guardiaparco, come una figura di riferimento per la popolazione locale, totalmente inserita nella realtà dell’area naturale protetta, consapevole delle problematiche inerenti il territorio e del valore dei beni ambientali da tutelare.

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