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14 Novembre 2025

Il mio ufficio è grande 16mila ettari, a un passo dal lupo

L'intervista alla Guardiaparco Benedetta Nati

Quando torno la sera a casa dopo una giornata di lavoro non sono mai arrabbiata, anzi dico sempre ‘stacco e vado a lavorare’ non perché non ci sia impegno e fatica, ma perché stare in natura è ben diverso da un ufficio, tra quattro mura, e quello che costruisci con il lavoro lo vedi nel tempo ammirando proprio la bellezza dei luoghi”.

Inizia così il racconto di Benedetta Nati, intervistata dall’Agenzia di Stampa Nazionale DIRE, in cui ripercorre le tappe della sua professione di Guardiaparco al Parco dei Castelli Romani.

Tantissime sono le attività che si fanno in un Parco esteso 16 mila ettari che raggruppa ben 18 Comuni: “Facciamo protezione e censimento della fauna e delle specie arboree, ma anche controlli, redigiamo sanzioni, notizie di reato, c’è anche una parte di attività che si svolge in ufficio. E poi le escursioni, l’educazione ambientale ai giovani anche nei comuni limitrofi e nella comunità montana”.

I guardiaparco, come spiega Benedetta, sono agenti di polizia giudiziaria ma non solo. “Siamo anche agenti di pubblica sicurezza e siamo armati su base volontaria con decreto del prefetto Roma”. Un’attività particolarmente orientata all’antibracconaggio.

Nel tempo - spiega Benedetta - è cambiato il modo di approcciarsi a questo lavoro, che non si basa solo sulla repressione di chi infrange le norme, ma anche sulla promozione e questo ha cambiato l’atteggiamento della cittadinanza che ha capito come fruire di quest’area protetta

Estratto dall’articolo di Silvia Mari De Santis. 

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