
Soccorso alla fauna selvatica
Un Picchio verde, nome scientifico Picus viridis, con un’ala spezzata è stato consegnato al Parco dei Castelli Romani. I Guardiaparco hanno provveduto al trasporto presso il Centro di Recupero della Fauna selvatica – Lipu di Roma, affidandolo agli esperti per gli opportuni accertamenti. Da un primo esame le condizioni sono apparse subito gravi per le lesioni riportate all’ala e al becco, che hanno causato alcuni sintomi neurologici, probabilmente provocate dall’attacco di un animale più grande.
Il Picchio verde è un’abitante abituale del nostro Parco, specie stanziale e nidificante, riconoscibile dal piumaggio prevalentemente verde, la banda rossa sul capo, il becco appuntito e la coda corta e rigida a forma di cuneo che gli permette di appoggiarsi al tronco durante la percussione. Per aggrapparvisi, dispone di quattro dita uncinate e robuste, due in avanti e due all’indietro.
Questo uccello di medie dimensioni, lungo fino a 31 centimetri, vive prevalentemente nei boschi di latifoglie, ricchi di alberi morti, in cui è più facile scavare alla ricerca di insetti. Fra tutti i Picchi è quello che più difficilmente “tambureggia” con il becco sul tronco degli alberi, ma è possibile riconoscerlo fra gli innumerevoli “suoni” del bosco grazie alla sua particolare voce, simile ad una risata.
Il Picchio verde, a differenza degli altri picchi, scende regolarmente a terra per nutrirsi, prediligendo ragni, formiche e altri insetti che riesce a trovare fra le foglie del sottobosco.