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15 Settembre 2025

Sorvolo con droni nel territorio del Parco dei Castelli Romani

Il Disciplinare per le procedure autorizzative

Boccali: “rispondiamo a un’esigenza che chiedeva una presa di posizione chiara. I droni possono volare a determinate condizioni. Se le regole sono messe a sistema e facilmente accessibili a tutti, attraverso un documento unico, diventa più semplice gestire l’argomento nel rispetto di norme e situazioni, incluse le eccezioni e i casi particolari”.

Il Parco ha approvato, con decreto del commissario straordinario (DCS n. 27 del 23/07/2025), il disciplinare sul sorvolo con droni (UAS - Unmanned Aircraft System), nel territorio del Parco regionale dei Castelli Romani.

L’adozione del documento - dichiara il commissario straordinario dell’Ente Parco, avv. Ivan Boccali –, si è resa necessaria per meglio definire la prassi autorizzativa, ovvero per snellire e semplificare le procedure di rilascio, sia per quanto riguarda l’istruttoria del personale interno dell’Ente Parco, ma anche per chiarire all’esterno quali sono le effettive condizioni che prevedono la richiesta di autorizzazione. Il disciplinare serve inoltre, a regolamentare l’utilizzo dei droni nelle manifestazioni ludico-ricreative o sportive, che tranne in alcuni casi particolari e in linea con le attività promozionali dell’Ente Parco, sono spesso soggette a diniego. Soltanto in rari casi, valutati di volta in volta dall’Ente, si potrà prevedere il rilascio del nulla osta ambientale seppur soggetto a prescrizioni”.

In sintesi, e considerando l’aumento delle richieste ricevute negli ultimi anni, il disciplinare ribadisce che in tutto il territorio gestito dal Parco, sia nelle aree private che nelle aree pubbliche, con l’esclusione delle aree militari e nei casi previsti dalla legge, non è consentito il sorvolo di droni per finalità ludico-ricreative, amatoriali o sportive (ivi compresa la pubblicazione sulle piattaforme social e internet in generale), e specifica tutti i casi in cui tale attività è sottoposta al rilascio di Nulla osta ambientale da parte dell’Ente Parco.

Il disciplinare prevede inoltre che eventuali violazioni, si potranno intercettare tramite informazioni acquisite dalle piattaforme social, spesso utili a rilevare infrazioni di legge.   

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