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Circo e Palazzo Imperiale di Massenzio

    A differenza del Circo Massimo, il Circo di Massenzio non ha carattere pubblico, ma è strettamente legato alla persona dell'imperatore ed alla sua residenza extraurbana tra il II e il III miglio della via Appia.

    Dell'impianto, lungo complessivamente 520 m. e largo 92 m., si conservano le due torri che si ergevano ai lati dei dodici stalli da cui partivano i cavalli, le gradinate che potevano accogliere fino a 10.000 spettatori, e la spina, intorno alla quale i carri compivano i sette giri della corsa.

    La spina è la struttura longitudinale che costituisce l'asse centrale del circo: lunga 296 mt., equivalenti a 1000 piedi romani, delimitata da due metae semicircolari,

    aveva in mezzo un canale suddiviso in dieci vasche per rinfrescare gli equipaggi durante la gara; sette uova e sette delfini mobili al di sopra di due edicole poste alle estremità indicavano agli spettatori i giri di pista di volta in volta compiuti dai carri. Al centro della spina era collocato un obelisco che fu fatto trasportare nel 1650 a piazza Navona da papa Innocenzo X per abbellire la Fontana dei Quattro Fiumi del Bernini.

    L'ingresso al circo per gli spettatori era costituito dall'arco che si apre nel lato curvo verso la Caffarella, non transitabile dai carri, in quanto preceduto verso l'esterno da una gradinata. Dalla porta pompeae, posta al centro del lato di testa, partiva la pompa circensis, che precedeva la gara: una processione di carri, con atleti, danzatori e acrobati, con in testa il magistrato che aveva offerto i giochi. La tribuna imperiale, o pulvinar, situata nel lato settentrionale, era collegata al "palazzo" attraverso un corridoio porticato con abside terminale, che permetteva all'imperatore di assistere ai giochi del circo senza uscire dalla sua residenza.

    Del palazzo imperiale si conserva solo una porzione dell'abside semicircolare dell'aula palatina, con impianti di riscaldamento ad aria calda, in cui l'imperatore concedeva udienza. La residenza imperiale fu edificata su una villa del II secolo, appartenuta forse all'uomo politico e retore greco Erode Attico, a sua volta costruita su una villa di età repubblicana.

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