ParchilazioParchilazio

Cammino Naturale dei Parchi
17° Tappa: Antrodoco - Posta
3° settimana

Lungo la Via Salaria antica costeggiando il fiume Velino

  • Clicca qui per andare al
    punto di partenza del percorso
  • Quick info

    • Difficoltà: E
    • Distanza: 13,1 Km
    • Dislivello in salita: 332 m
    • Dislivello in discesa: 89 m
    • Tipologia: A piedi, Urbano

    Cerca nella mappa

    Un territorio montano, all’estremità nord delle Gole del Velino, caratterizza questo tratto del Cammino Naturale dei Parchi che giunge al Comune di Posta, collocato fino agli anni trenta del XX secolo in Abruzzo, dopo essere partiti da Antrodoco ed aver risalito dolcemente la valle del fiume Velino costeggiando la Via Salaria antica.

    Descrizione del sentiero

    Da Antrodoco (720 m) si segue la tappa del Cammino Naturale sul sentiero Salaria 150 individuato dal CAI, che si sviluppa nel fondovalle del Terminillo lungo il torrente Velino, attraversa il centro storico del paese per poi prendere la strada statale SS4 e lasciarla dopo circa 150mt  prendendo un strada sterrata sul lato destro. Il sentiero prosegue parallelo alla strada SS4 costeggiando il cantiere di allargamento della stessa per circa 5km, per poi giungere in un tratto dove il sentiero coincide con la strada SS4 per circa 1Km e di nuovo la abbandona svoltando a destra per riprendere la vecchia strada statale. Il fondo su questo tratto è in asfalto. Affiancando la galleria, si deve continuare a percorrere la strada in asfalto e camminando sotto un cavalcavia si riprende la vecchia strada statale. Si incrocia il borgo di Sigillo dove troviamo la presenza di fonti d'acqua per dissetarsi, si continua per la strada asfaltata in direzione Posta per circa 1 ora di cammino, per poi giungere ad incrociare di nuovo la strada SS4 che seguita per circa 1,5 Km porta infine a svoltare a sinistra entrando a Posta.

    Due lunghi sentieri, una somma che vale più di due.. forse la vecchia via del Sale!

    Da Antrodoco si può uscire in alto sul Terminillo, il panorama e il vento ci inebrierebbero, guarderemmo tutto dall'alto oltre gli orizzonti, però... Camminare nelle gole lavorate in tempi geologici dall'acqua, osservare tutto dal basso, al fianco del paesaggio trasformato dall'Uomo, lungo una strada che fin dall'antica antichità ha nel suo nome quello che era il suo destino, si respira la storia passata... Sì perchè la Salaria era sicuramente una via che i Sabini usavano per portare il sale nelle loro Terre, da uno dei due mari, l'Adriatico o il Tirreno. E collegava i due mari.