I Castelli Romani sono un territorio di origine vulcanica, soggetto a terremoti
Il 6 aprile di ogni anno, la memoria torna al violento terremoto che nel 2009 distrusse l’Aquila causando molte vittime e a quello che nell’agosto del 2016 devastò Amatrice insieme ad altre zone del centro Italia.
Ricorrenze dolorose ma che servono a non farci abbassare la guardia sull’elevato rischio sismico del nostro Paese. Terremoti, alluvioni, frane fanno parte delle cosiddette calamità naturali, spesso intensificate dalle attività di trasformazione del territorio messe in atto dall’uomo, che dobbiamo conoscere per far fronte ad eventuali situazioni a rischio.
I Castelli Romani sono un territorio di origine vulcanica e quindi soggetto a terremoti, essere preparati ad affrontare eventi imprevedibili è importante per riuscire a mettere in atto in situazioni di pericolosità i comportamenti adatti per salvaguardare la nostra incolumità e quella delle persone a noi vicine. I danni che un terremoto può provocare dipendono sempre dalla sua forza e dalla vulnerabilità degli edifici, a maggior rischio sono quindi quelli che ricadono nei centri storici, che comunque possono essere messi in sicurezza rinforzando muri portanti o migliorando i collegamenti fra pareti e solai.
A questo proposito, la Protezione civile nazionale da alcuni anni porta avanti una campagna di prevenzione annuale chiamata “Io Non Rischio”, attraverso la quale comunica, nozioni di base e buone pratiche di protezione civile, ovvero i comportamenti da tenere in caso di calamità. Sul sito dedicato alla campagna, troviamo, una serie di sezioni di approfondimento con informazioni utili e materiali che ci aiutano a comprendere ed approfondire, terremoti, alluvioni, maremoti.
