ParchilazioParchilazio

Asparago biologico

  • Natura in campo Prodotto a marchio Natura in Campo
  • Tipologia: Prodotti biologici
  • Categoria: Frutta e ortaggi
  • Zone di produzione: Valentano (VT)
    Periodo di produzione: da fine marzo a giugno

L'asparago biologico viene coltivato secondo metodo biologico certificato.

Asparagus officinalis, appartiene alla famiglie delle Liliaceae, tipologia verde. Si presenta come un turione di medie/grandi dimensioni, a portamento eretto, con apice sempre stretto e chiuso. Il colore è uniforme su tutto il gambo con sfumature violacee soprattutto all'apice. L'asparago verde presenta buone qualità organolettiche e nutrizionali dato il tenore in carboidrati, circa 3,2%, proteine, 3%, è ricco in vitamine A, B1, B2 e C, calcio, fosforo e ferro. L'apporto energetico: 34 K cal/100g (fonte: opuscolo informativo fornito dalla Coop COPA). Il Prodotto è per la maggior parte destinato al consumo fresco e solo 200-300 qli come prodotto trasformato.

La coltivazione dell'asparago verde di Canino e Montalto di Castro avviene su terreni di medio impasto di tipo calcareo e di origine vulcanica, privilegiando un ambiente caratterizzato da un clima mite e temperato: in inverno la temperatura risulta essere inferiore allo 0°C, solo in alcuni giorni, mentre, in estate le temperature sono oscillanti dai 25°C ai 32°C. Il terreno viene preparato effettuando una apertura dei solchi di 50-70 cm di profondità su cui vengono trapiantati i turioni. Trattandosi di una coltura poliennale con durata di 8-10 anni, ogni anno vengono trapiantate le piantine intere o le "zampe" (piantine di 1 anno circa). Nel caso delle "zampe" i solchi vengono ricoperti con la terra; mentre con il trapianto delle piantine il solco rimane aperto e chiuso man mano che la pianta cresce. L'epoca del trapianto va da fine marzo a giugno. I sesti d'impianto prevedono una distanza fra i turioni di 1,5 metri circa. L'irrigazione viene effettuata per aspersione o a goccia. Particolare riferimento va fatto alla Tecnica della geotermia, praticata nel territorio di Canino, nell'ambito della quale, negli appezzamenti in coltura protetta, le radici vengono riscaldate attraverso manichette interrate in cui passa acqua calda proveniente da falde affioranti nella Piana del Paglieto. Nel periodo invernale la parte edule viene protetta in tunnel di polietilene. In questo modo si mantiene un microclima caldo, ideale per l'asparago. Con la tecnica della geotermia la raccolta dell'asparago può avvenire anche nei mesi invernali, gennaio/febbraio. La raccolta avviene fra gennaio/giugno e settembre/ottobre; generalmente avviene a mano con l'ausilio di un coltello provvisto di lama/paletta terminale. In questo modo si raccoglie il turione leggermente sotto la radice.

L'introduzione della coltivazione dell'asparago verde si deve all'insediamento, fra il 1975 e 1980, di una nota industria agroalimentare, la Findus, che proprio nel comprensorio di Canino e Montalto di Castro cominciò a sperimentarne la coltivazione con l'intento di creare un prodotto destinato alla conservazione per surgelazione. Gli ottimi risultati dovuti anche alle condizioni pedoclimatiche piuttosto favorevoli ed alla tecnica di coltivazione per geotermia, indussero gli agricoltori locali a continuare la coltivazione degli asparagi. Furono comunque sostituite le varietà iniziali con varietà maggiormente rispondenti al consumo fresco. La tradizionalità del prodotto, oltre che dalle testimonianze orali raccolte, è documentata dalle fatture e bolle di accompagnamento archiviate presso le cooperative in cui gli agricoltori conferiscono da anni il loro prodotto.

La mappa di Parchilazio.it

Cerca nella mappa