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Fagiolo cioncone

  • Tipologia: Prodotti tradizionali
  • Categoria: Frutta e ortaggi
  • Zone di produzione: Arsoli(RM); Riofreddo(RM); Vallinfreda(RM);
    Vivaro Romano(RM);
    Periodo di produzione: La semina avviene ai primi di maggio, mentre la raccolta, manuale, è fatta tra la fine di agosto ed i primi di settembre.

Il fagiolo cioncane è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Papilionaceae, genere Phaseolus, specie P. Vulgari L., entità sottospecifica Ecotipo, iscritto nel registro Volontario Regionale delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario a rischio di erosione (ai sensi della LR 15/00). Il seme del fagiolo Cioncone presenta forma ovoidale, colore nocciola-beige, e calibro da 8 a 10 mm. La coltivazione del fagiolo cioncone avviene su terreni situati in pianura o in postazioni collinari e di valle, sempre nei pressi di risorgive. Il microclima di questa zona si caratterizza per una elevata umidità anche nelle ore notturne e freddi persistenti in inverno. Il territorio di questi comuni abbonda di risorgive che sono utilizzate dagli agricoltori per l'irrigazione dei campi. Il terreno è calcareo nella piana prossima all'abitato di Vallinfreda divenendo progressivamente argilloso. Gli agricoltori di Vallinfreda indicano il crinale della collina, posto a circa 600 m s.l.m., come la zona migliore per la coltivazione dei fagioli. A Vivaro Romano, invece, la valle di Mola Penneo è ritenuta come la zona migliore per coltivare i fagioli. La semina avviene ai primi di maggio e successivamente vengono posizionati i tutori.

Dai racconti forniti dagli anziani agricoltori è possibile datare l'inizio della coltivazione del fagiolo Cioncone immediatamente dopo la seconda guerra mondiale. I vecchi agricoltori ricordano quando nella piana vicino a Vallinfreda si coltivavano anche altri ecotipi di fagioli, alcuni dei quali sono ormai scomparsi. Fino agli anni '50-'60 la produzione di fagiolo cioncone eccedeva rispetto al fabbisogno dei produttori e tale eccesso era venduto in Sabina. Negli ultimi decenni il progressivo spopolamento e conseguente abbandono dei campi hanno portato ad un inarrestabile e costante declino del fagiolo cioncone.

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