
La castagna di Terelle presenta, a seconda dell'ecotipo: colore marrone chiaro (Primutica), marrone cupo (Pelosella) o rossiccio (Pizzutella); pezzatura che va da piccola (Pelosella e Pizzutella) a grande (Primutica). Il sapore è dolciastro più o meno intenso. Le piante presentano generalmente un'impalcatura molto alta, dalla quale si diparte un "candelabro" costituito da grosse branche eccessivamente verticali, a causa della estrema competizione per la ricerca della luce.
La coltivazione del castagno è presente nel comune di Terelle da tempi remoti. Numerosi sono, infatti, gli esemplari di castagni secolari presenti nel territorio comunale, che da una prima valutazione dell'età, in base alle dimensioni, è stata stimata di oltre 150-200 anni.
Le testimonianze orali dei residenti di Terelle, fanno risalire la diffusione del castagno intorno al 1350, con lo sviluppo demografico del paese. La gente dell'epoca, viste le avverse condizioni pedoclimatiche della zona per la coltivazione di specie erbacee, spinse verso l'impianto di castagneti da frutto da cui utilizzare la farina per l'ottenimento del pane. Ancora oggi le metodiche di lavorazione e conservazione del prodotto rispettano i tempi e i modi della tradizione storica. La riconoscenza ed il rispetto della popolazione locale nei confronti dei castagneti è testimoniata dall'annuale Sagra, che è arrivata alla XXII° edizione.