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18 Agosto 2025

Importanti novità sul contrasto all’abbandono dei rifiuti

Previsto l'inasprimento delle sanzioni fino all'arresto

L’abbandono dei rifiuti è una delle problematiche più difficile da affrontare, in particolare all’interno di un’area protetta dove gli Enti gestori non hanno competenze in merito, sono infatti i Comuni a gestire la questione dei rifiuti.

Il Parco dei Castelli Romani sostiene e partecipa alle azioni di bonifica in collaborazione con le Amministrazioni comunali, giornate di pulizia speso promosse da Associazioni locali come, ad esempio, il recente progetto di cittadinanza attiva “Contrasto all’abbandono di rifiuti”, in corso dalla Primavera del 2024.

Le recenti modifiche apportate al Codice della Strada dal D.L. 8/08/2025 n. 116, prevedono sanzioni pesanti: sospensione della patente, sequestro del mezzo e arresto nei confronti degli autori degli sversamenti di rifiuti nell’ambiente.

Il decreto è in vigore dallo scorso 9 agosto 2025 e nasce dalla volontà di rafforzare la lotta contro gli illeciti legati ai rifiuti, con particolare riferimento ai roghi tossici nella cosiddetta “Terra dei Fuochi”, ma anche per sostenere le popolazioni colpite da eventi calamitosi, e introduce pene più severe che prevedono aggravanti sanzionatori per chi abbandona, gestisce illegalmente e incendia rifiuti.

Il Decreto prevede un uso massiccio della videosorveglianza fuori e all’interno dei centri abitati, e della Carta nazionale dell’uso del suolo per individuare abbandoni o aree contaminate. L’accertamento tramite videosorveglianza può avvenire senza contestazione immediata attraverso le immagini riprese da tali impianti e le sanzioni saranno disposte direttamente dall’Ente territoriale di competenza. Se dall’abbandono dei rifiuti risulterà un danno alla salute umana e/o un danno ambientale per gli ecosistemi, la flora e la fauna, le sanzioni si inaspriranno e si apriranno le porte del carcere.   

Per rendere l’idea, si può semplificare dicendo che per i piccoli rifiuti urbani come mozziconi o cartacce è prevista una multa da euro 80 a 320; per rifiuti non pericolosi abbandonati, la multa va da euro 1.500 a 18.000, e se commessi con veicolo, per titolari di imprese, si tratta di reato con arresto da 6 mesi a 2 anni o ammenda fino a 27.000 euro, con sequestro del veicolo e ritiro della patente.

Per le discariche abusive, reclusione da 1 a 5 anni estendibile fino a 6 anni se contestate condizioni aggravanti, con confisca dell’area. Per i roghi tossici non pericolosi, reclusione da 3 a 6 anni e per quelli pericolosi, reclusione da 3 anni e 6 mesi a 7 anni, con aggravante aggiuntiva in caso di incendio.

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