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13 Novembre 2022

L'Estate di San Martino allo Stazzo del Pastore


Una giornata di festa con visite, laboratori e letture per festeggiare insieme l’Estate di San Martino!
Ore 10.30 e 15.30: visita guidata allo Stazzo e alla Scuola contadina con distribuzione di storie e leggende e ricette dei transumanti. Inoltre si potrà visitare un’esposizione fotografica di testi scolastici dell’epoca e di come si svolgevano le attività didattiche nella scuola contadina;
Ore 11.30: laboratorio di pittura per bambini per realizzare dipinti con il vino e le foglie di vite, gratuito per il possessori della Carta Amici del Parco > https://www.parcoappiaantica.it/prodotto/carta

Sul posto sarà presente anche un banchetto con la vendita di miele, e prodotti derivati come candele e propoli, prodotti all’interno del Parco, il cui ricavato sarà devoluto all’Associazione Aina Onlus, per la costruzione di una nuova scuola nel villaggio Bimbi del Meriggio” di Nchiru, contea di Meri, Kenya. Non mancheranno momenti didattici sul mondo delle api e la produzione del loro inestimabile nettare.
Tutte le attività fanno parte dell'Autunno allo Stazzo del Pastore, nuova area didattica dedicata alle tradizioni dell'agro romano.
Per info: educazione@parcoappiaantica.it
Possibilità di stuzzicare sul posto le prelibatezze dell'Azienda Agricola Regina Viarum con il pane Grande Impero e sarà distribuito vino e castagnole calde.

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Una leggenda narra che un giorno d’autunno - molto probabilmente proprio l’11 novembre - mentre usciva a cavallo da una delle porte della città di Amiens, in Francia, Martino si imbatté in un uomo molto povero, nudo e infreddolito. In quel giorno, in cui era proprio il maltempo a farla da padrone, San Martino si impietosì e decise di aiutare il povero. Senza pensarci due volte tagliò il suo caldo mantello di lana di pecora per donargliene metà. Di fronte a quel nobile gesto, la pioggia dopo pochi istanti smise di cadere, il cielo si aprì e spuntò il sole, facendo diventare la temperatura subito più mite. Martino quella notte sognò Gesù che gli rivelò di essere lui il mendicante al quale aveva donato il mantello. Quindi leggenda vuole che, ogni anno, ci sia un’interruzione dalla morsa del freddo per commemorare quanto aveva fatto quell'11 novembre.
Durante l’estate di San Martino, secondo le tradizioni agricole, venivano rinnovati i contratti agricoli annuali: il detto "fare San Martino", deriva infatti proprio dal traslocare in altri territori dopo aver effettuato la semina. L’estate di San Martino ha dunque anche forti legami con la terra e con i suoi frutti. Infatti tradizionalmente durante questi giorni si aprono le botti per il primo assaggio del vino nuovo.
In questi giorni, oltre a venerare il Santo, si fa onore al buon cibo e all’abbondanza della campagna e il vino e le caldarroste la fanno da padrone.
 

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