
i primi mesi del 2025
Quotidiana attività di controllo e vigilanza, tre Aree protette da presidiare, il collegamento fra l’Ente Parco e i territori. I Guardiaparco sono la figura professionale simbolo delle Aree protette, svolgono un lavoro interessante e affascinante perché a contatto con la natura ma anche complesso e delicato, in quanto le mansioni di riferimento per questa professione sono tante e diverse e, spesso, richiedono specifiche competenze tecniche.
Raccontare questa complessità concorre a far conoscere cosa significa lavorare a stretto contatto con i territori, raccogliere esigenze, individuare criticità e trovare le soluzioni, per un lavoro caratterizzato dalla multidisciplinarietà e che rappresenta, nell’immaginario collettivo, l’Ente Parco sul territorio.
“I primi mesi del 2025 sono stati caratterizzati da significativi cambiamenti nella gestione amministrativa dell’Ente - commenta il commissario straordinario, avv. Ivan Boccali - l’arrivo del nuovo Direttore e la conclusione dell’assegnazione della Riserva regionale di Tor Caldara in gestione all’Ente hanno dato avvio a una nuova stagione per tutta la Struttura. L’attività di vigilanza dei territori, ad esempio, ha incluso nuove Aree, ampliando anche le possibilità di svolgere attività di monitoraggio, educazione ambientale, promozione territoriale”.
I Guardiaparco dell’Ente prestano servizio nel Parco dei Castelli Romani, nella Riserva regionale Sughereta di Pomezia e nella Riserva regionale di Tor Caldara (Anzio).
Da gennaio ad aprile, in particolare, i Guardiaparco hanno lavorato, insieme all’Ufficio Educazione ambientale dell’Ente, ai progetti con le scuole, incontrando oltre 400 studenti. Le lezioni con i Guardiaparco, in aula e all’aperto, suscitano sempre fra i giovani allievi grande entusiasmo e ammirazione: sentir raccontare la Natura da chi ci lavora fa sì che le lezioni con i Guardiaparco siano un contributo prezioso alla formazione delle nuove generazioni e non solo. Gli studenti, spesso, raccontano, tornati a casa, ai familiari ciò che hanno imparato, attivando un circuito fruttuoso e che moltiplica l’effetto iniziale.
I Guardiaparco svolgono, nel quotidiano lavoro di vigilanza dei territori, controlli per il contrasto all’abbandono dei rifiuti, all’abusivismo edilizio e al bracconaggio, con la ricerca, l’individuazione e il recupero di mezzi illeciti di caccia (come lacci ed altane). Nel periodo in oggetto sono state installate fototrappole in siti particolarmente colpiti dall’abbandono dei rifiuti e trasmesse diverse notizie di reato alla Procura della Repubblica competente.
L’ordinaria attività dei Guardiaparco è fatta anche di controlli per assicurare il rispetto l’applicazione delle norme in campo ambientale, i regolamenti dell’Ente Parco, disposizioni, leggi regionali e nazionali in materia di ambiente e gestione del territorio: sono state 20 le sanzioni irrogate a coloro che sono stati sorpresi a non rispettare le norme.
L’Ufficio Guardiaparco gestisce il procedimento amministrativo per il rilascio delle autorizzazioni a Privati che debbano transitare all’interno dei territori delle Aree protette gestite con armi e similari: da gennaio ad aprile all’Ente sono pervenute 15 richieste, mentre sono state n. 30 le segnalazioni giunte dai Cittadini e puntualmente verificate dall’Ufficio.
In collaborazione con l’Ufficio tecnico Tutela ambientale, i Guardiaparco svolgono controlli sulla regolarità dei tagli di fine turno, tale attività è fondamentale per garantire la gestione dei boschi a norma di legge.
Fauna selvatica: recupero di animali feriti, gestione, monitoraggi e censimenti, le attività svolte. Sono stati 15 gli esemplari di animali feriti (gheppi, rondini, allocchi, assioli, ecc.), recuperati e condotti presso i Centri di Recupero della Fauna selvatica; è stato svolto il censimento dell’avifauna dei Laghi e il monitoraggio della presenza del lupo.
Promozione territoriale: i Guardiaparco rappresentano l’Ente Parco a eventi, iniziative, convegni; hanno svolto visite guidate e gestito attività di citizen scienze, per un totale, nei primi quattro mesi dell’anno, di n. 20 attività.