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3 Maggio 2019

“Scuola di restauro del paesaggio” promossa dal Parco Ausoni

L'annuncio durante il secondo corso di manutenzione e costruzione di muri a secco, iniziato giovedì 2 maggio scorso presso la “Villa Placitelli” di Fondi di proprietà regionale.

L'obiettivo è quello di istituire specifiche professionalità di “Operatore di ingegneria naturalistica” e di “Mastro maceratore”

Da anni la Regione Lazio, attraverso l'Ente Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi, interviene sul territorio dei venti Comuni appartenenti al Parco per l'attuazione dei fini istituzionali indicati dalla Legge Regionale numero 29 del 1997 sulle norme in materia di aree naturali protette regionali del Lazio.

Sono stati sottratti all'oblio e restituiti alla collettività, diversi monumenti fruiti continuamente dalle pubbliche istituzioni e da associazioni; tanto da diventare nel tempo volano del turismo e sviluppo del territorio.

Nella celebrazione dei 10 anni dalla sua costituzione (dicembre 2018/2019 il Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi ha voluto porre ancora l'accento sull'ingente patrimonio naturalistico paesaggistico e storico culturale, in particolare volgendo la sua attenzione agli aspetti paesaggistici, alla tutela e valorizzazione del paesaggio, inteso come congiunzione tra la storia della natura e la storia dell'uomo, trovando la sua massima espressione istituzionale nell'articolo 9 della Costituzione Italiana che garantisce la tutela del paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Il paesaggio così definito non è solo un panorama da ammirare ma è innanzitutto un bene da tutelare nel quale l'uomo è chiamato ad intervenire con sensibilità e oculatezza, operando attività che abbiano innanzitutto la caratteristica della sostenibilità.

Il paesaggio si presenta oggi a noi come un archivio sui generis nel quale è possibile leggere non solo gli aspetti naturalistici ma anche i segni che l'uomo vi ha lasciato nel tempo: della mobilità, dell'abitare, della religiosità e delle attività economiche intensive ed estensive quali, in particolare, quelle agro-silvo-pastorali, quest'ultime trovano singolare espressione nelle architetture rurali del territorio del Parco Ausoni con particolare riferimento ai muri a secco detti in maniera popolare “macere”.

Queste semplici costruzioni rurali presenti nelle aree collinari e montane del Parco, rappresentano un essenziale strumento per la difesa del suolo e per l'assetto idrogeologico, perché permettono mediante la realizzazione di terrazzamenti la regimentazione delle acque e lo svolgimento delle pratiche agricole che hanno permesso per secoli il sostentamento di intere comunità rurali e che ancora oggi rivestono un'importanza strategica per la sicurezza del territorio e per le pratiche agricole, in particolare per la coltivazione dell'ulivo.

Questo importante patrimonio, frutto di secolare lavoro della mano dell'uomo, rappresenta una caratteristica non solo del territorio del Parco Ausoni, ma è in effetti un'attività di sistemazione idraulico-agraria e di architettura rurale diffusa nelle diverse civiltà umane tanto che l'Unesco ha dichiarato l'arte di “costruire a secco” patrimonio immateriale dell'umanità.

Un così importante patrimonio accusa, da qualche anno, fenomeni di crollo e di smottamento tali da destare preoccupazione da un lato per le modifiche che vengono apposte al paesaggio e dall'altro dall'intensificarsi del fenomeno del dissesto idrogeologico.

Il Presidente dell'Ente Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi Bruno Marucci ha annunciato che il Parco, nel farsi carico di queste problematiche, ha avviato la realizzazione, presso l'azienda agricolo-forestale di Villa Placitelli in Fondi, di proprietà regionale, di una “Scuola di restauro del paesaggio”, dove poter svolgere gli insegnamenti di ingegneria naturalistica, di manutenzione e costruzione di muri a secco e di altri interventi tecnici ecosostenibili.

Al riguardo è in atto un confronto con l'Università degli Studi di Cassino che dovrebbe portare alla realizzazione di master ad-hoc.

Scopo della Scuola però non sarà solo quella di formare tecnici del settore, ma anche maestranze in grado di realizzare materialmente gli interventi e pertanto il Parco Ausoni intende raccordarsi con il competente Assessorato alla Formazione della Regione Lazio per far definire le professionalità specifiche di “Operatore di ingegneria naturalistica” e di “Mastro maceratore”.

Per dare avvio a questa attività, il Parco Ausoni ha promosso in collaborazione con il Comune di Vallecorsa, l'Università di Cassino, Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, ITLA sezione Italia, la società cooperativa agricola “La Carboncella” di Vallecorsa, il “secondo corso di manutenzione e costruzione di muri a secco” che ha avuto inizio giovedì 2 maggio scorso, nella Villa Placitelli in Comune di Fondi, rivolto a 25 corsisti partecipanti tra: studenti della facoltà di ingegneria ambientale dell'Università di Cassino, maestranze di aziende agricole del territorio e professionisti tecnici.

I relatori e il comitato scientifico del corso sono: Architetto Assunta Pelliccio docente Unicas dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale; Ingegnere Paolo Cornelini docente di Ingegneria Naturalistica presso l'Università della Tuscia; Architetto Luciano Manfredi e il Dottore Forestale Raniero De Filippis rispettivamente Direttore e Dirigente del Parco Ausoni; Dottore Diego Mantero Dirigente della Direzione Regionale Capitale Naturale; Architetto Valentina Franceschini libero professionista; Geologo Romina Cimaroli libero professionista; Agrotecnico Ernesto Migliori tecnico cooperativa “La Carboncella”; i mastri maceratori Attilio Di Fabio e Michele Massaroni.

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