Farina, acqua, lievito e un pizzico di sale. Gli ingredienti per un impasto a regola d’arte sono pochi ed essenziali, ma il risultato è sempre sorprendente: il pane!
La conoscenza degli alimenti base della nostra dieta è fondamentale soprattutto per i più giovani che spesso ignorano l’origine di quello che mangiano e vivono di cibi confezionati.
Siamo ciò che mangiamo è un assunto ormai non messo in dubbio, ma perché siamo ciò che mangiamo?
La terra in cui nasciamo e cresciamo ci regala il piacere dei cibi della tradizione mediterranea ma non nutre solo il nostro corpo, seleziona le scelte alimentari e condiziona il nostro DNA, che ad esse si adatta. E’ per questo che viene fortemente consigliata una dieta “locale”, legata ai territori di appartenenza, che riconosciamo come nostra e che allo stesso tempo sostiene l’agricoltura più vicina.
L’Italia è un paese che vanta una forte tradizione in tema di pani, ce ne sono tantissimi, tutti diversi, in ogni regione. Per questo un progetto di educazione alimentare sul pane non può che essere il necessario tassello di un quadro più vasto.
Per questo la Riserva Naturale Monte Rufeno, in collaborazione con il ristorante La Parolina, ha messo alla prova 50 ragazzi della scuola secondaria di primo grado di Acquapendente e insieme sono stati prodotti, dopo la teoria, panini, focacce e trecce. Anche la scuola dell’infanzia non è stata da meno e i bambini hanno realmente messo le mani in pasta, con tanto di grembiuli e cappelli da cuoco.
Un passo dopo l’altro, verso la conoscenza, perché, come detto, siamo ciò che mangiamo.
Sabrina Di Francesco
