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La Vitalba

la vegetazione del Parco

    La Vitalba il cui nome scientifico è Clematis vitalba, deriva dal nome generico greco 'klematis', diminutivo di 'klêma' (tralcio di vite), in riferimento al portamento della pianta; il nome specifico 'vitis alba' (vite bianca), per il colore dei fiori, deriva dal latino. È una pianta appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, presente in tutta Italia sino a circa 1300 m di quota, si trova anche nel territorio del Parco soprattutto in terreni incolti e nei boschi di caducifoglie.

    La vitalba è una pianta perenne rampicante che può vivere fino a 25 anni, con fusto lianoso che si allunga anche oltre i 20 metri sugli alberi, sviluppando alla base tronchi legnosi anche piuttosto grossi. Nel bosco può formare grovigli impenetrabili, soprattutto nei pressi di ambienti freschi ed umidi.

    Lungo il fusto le foglie si presentano composte, imparipennate con 3/5 foglioline di forma lanceolata o ovale, con margine intero o dentellato, e caduche d’inverno. Fiorisce tra maggio e agosto ed i fiori dal profumo tenue che ricorda quello del biancospino, sono raggruppati in infiorescenze di un colore bianco-verdastro, senza petali, sono visitati dalle api che ne raccolgono il nettare. I frutti sono piccoli acheni ovoidali pelosi con lunghe appendici piumose, spesso utilizzate da uccelli e piccoli mammiferi per realizzare i propri nidi.

    Il suo utilizzo a scopo farmaceutico è caduto in disuso col tempo, in quanto la vitalba risulta leggermente tossica per la presenza di alcaloidi e saponine, in particolare la protoanemonina, che può provocare irritazioni cutanee al contatto. Applicate sulla pelle, le sue foglie provocano ustioni e ulcere, per questo in passato, veniva utilizzata dai mendicanti per procurarsi irritazioni ed impietosire i passanti, da ciò deriva il nome popolare di “erba dei cenciosi”.

    In cucina vengono usati i germogli molto giovani che si trovano in primavera, per preparare frittate e zuppe, in quanto la concentrazione delle sostanze tossiche è molto bassa. È consigliabile però, non consumarne in grosse quantità.

    Per i suoi rami flessibili la vitalba, viene usata per gli intrecci e per confezionare cesti, panieri e altri oggetti.

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