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12 Ottobre 2023

Tagli boschivi nel Parco

avvio della stagione 2023/2024

Nei boschi del Parco dei Castelli Romani, governati a ceduo castanile, dal 1° ottobre al 30 aprile è in vigore la stagione di taglio, con sgombero della tagliata previsto entro il 30 maggio.

Addentrandoci nei boschi dell’area protetta, ci si rende conto che sono pochi gli esemplari di castagno che raggiungono grandi dimensioni (circa 35 m. di altezza). Il taglio periodico al quale è sottoposta questa tipologia di bosco, sia di proprietà privata sia pubblica, ha finalità economiche. Il bosco di castagno che ricopre la superficie del Parco, è quindi un bosco piuttosto giovane che necessita della continua azione dell’uomo per mantenere il proprio equilibrio, subendo dei tagli ciclici, con turni che variano dai 18 ai 35 anni, all’interno dei quali si eseguono i tagli intercalari di sfollo e dirado dei polloni in soprannumero. Questa essenza forestale è infatti, quella che meglio si presta al governo a ceduo, giacché la zona del colletto è ricchissima di gemme cosiddette “dormienti” che, una volta tagliato il fusto, si sviluppano in polloni, che sostituiscono le piante sottoposte a taglio. Questa gestione si ripete ciclicamente garantendo la continuità di questa tipologia di boschi.

I tagli si svolgono nel rispetto della L.R. n. 39/2002, del Regolamento Regionale n. 7/2005, delle Misure di conservazione previste per le ZSC, quando le aree boscate rientrano nelle Aree Natura2000 (Zone Speciali di Conservazione) e del Piano AIB (antincendio boschivo). Il rilascio da parte dei comuni e della Città Metropolitana di Roma Capitale di autorizzazioni relative agli interventi è sottoposto a preventivo nulla osta dell’Ente Parco, che verifica la conformità con le norme di salvaguardia, con il piano, con il regolamento dell’area protetta e con i criteri di gestione del patrimonio forestale (art. 28 L.R. 29/1997).

Nel nulla osta forestale sono inserite le prescrizioni per chi esegue i lavori. Le ordinanze di divieto di transito per coloro che non svolgono attività connesse al taglio vengono emesse dai Comuni, in base alle aree soggette a taglio.

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