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26 Settembre 2016

Cinque continenti in cammino

I cinque continenti in cammino: l’iniziativa prevede la formazione di 5 gruppi di pellegrini, uno per ogni Continente, che percorreranno ognuno un Cammino.

È l’Italian Wonder Ways ed è costituito da cinque percorsi di pellegrinaggio che si snodano nel centro Italia per una lunghezza di 412 km, che saranno percorsi in simultanea.

I gruppi percorreranno i Cammini in sette giorni e sono costituiti da giornalisti e blogger, che potranno testare con cuore e piedi i meravigliosi territori che li ospitano, per scrivere e raccontare al mondo l’esperienza vissuta. Un modo semplice ed efficace per promuovere i grandi tesori delle nostre regioni e del Lazio in particolare.

Gli itinerari scelti sono il Cammino Francescano della Marca (Loreto-Assisi), la Via di Francesco (La Verna-Assisi), la Via Amerina (Assisi-Roma), la Via Francigena (tratto nord Lucca-Roma, tratto sud Formia-Roma)  e il Cammino di San Benedetto (Norcia-Cassino).

L’ultimo giorno i partecipanti si raccoglieranno in un unico gruppo per l’ultima tappa, che verrà percorsa dall’intero gruppo fino a San Pietro dove è prevista l’udienza dal Papa, il 28 settembre.

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Il valore delle Aree Protette nella rete dei Cammini

I parchi tutelano l’ambiente e il territorio. Offrono quindi, non senza eccezioni, un paesaggio integro. Molto spesso al loro interno sono presenti resti e testimonianze storiche, o archeologiche. La tutela esercitata implica quindi la possibilità di godere di spazi aperti, la percorribilità di passaggi a misura di pedone, anche in prossimità di grandi concentrazioni urbane, come Roma.

L'idea moderna del turismo è spesso qualificata dalla dimensione del piacere. Ma chi va a piedi può assaporare altre forme di appagamento, fatte di scoperta. Fare un’esperienza che appartiene alla memoria antichissima dei pellegrini o dei transumanti. Camminare lungo sentieri dove il visibile scappa lontano, traguardare ameni paesini che si fanno belli nel folto dei boschi. Percepire il rapporto con le stagioni, con il vento, con i punti cardinali, con la fatica di lente salite. Può capitare di attraversare luoghi di antichi fasti, ormai estinti, stupefacenti nella loro semplicità; immote campagne rustiche e suggestive allo stesso tempo.

Camminare con lentezza, in una dimensione in cui le ore hanno la forma di una pausa, può aprire a inaspettati percorsi della mente. Può cambiare il senso delle cose e la scala di importanza che hanno per noi.

Non è necessario essere dotati un indistinto sentimento ambientalista. Il piacere che discende da profumi, colori e aria pura assicura energia. L’esperienza che ne deriva supera la fisicità delle cose e ci regala un insegnamento, una regola che coincide con il diritto naturale. Che poi è il “senso comune” sulla natura: quello che ci potrebbe salvare tutti!

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