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Cammino Naturale dei Parchi
24° Tappa: Rifugio Fioretti – San Pietro della Ienca
4° settimana

A cavallo della catena occidentale del Gran Sasso d'Italia

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  • Quick info

    • Difficoltà: EE
    • Distanza: 14 Km
    • Dislivello in salita: 440 m
    • Dislivello in discesa: 808 m
    • Tipologia: A piedi, Urbano

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    Dalla Valle del Chiarino ai piedi del Monte Corvo, uno degli angoli meno frequentati del massiccio del Gran Sasso d’Italia, ci si inoltra per faggete fino a risalire sulla catena occidentale allo spettacolare Passo del Belvedere (1789 mt.). Una lunga e graduale discesa sulle pendici del Monte Ienca conduce ai prati-pascolo adiacenti alla strada provinciale che da Assergi porta al Passo delle Capannelle. Poco più a valle si raggiunge il Santuario di San Pietro della Ienca, meta di pellegrinaggio privato di Papa Giovanni Paolo II.

    Descrizione del sentiero

    Dal Rifugio Domenico Fioretti (1503 mt.) il sentiero attraversa sulla sinistra orografica il prato-pascolo e inizia a seguire una strada bianca forestale ben evidente fino ai Prati della Corte. Da qui il tracciato aggira a mezza costa il versante boscoso, raggiunge un prato e prosegue in faggeta lasciandosi a destra un percorso che scende alla strada statale del Vomano. Il tracciato segue una vecchia mulattiera fino a raggiungere in leggera discesa la strada sterrata (1430 mt.) che dalla statale conduce al Rifugio Panepucci Alessandri. Si prende a salire a sinistra per la strada che a tornanti risale il pendio, traversa l'ampia radura di Fossa Ranni con un bel colpo d'occhio sulle pareti e i circhi glaciali del versante settentrionale del Monte San Franco, e poi salendo più ripidamente con un sentiero si raggiunge la conca erbosa che ospita il Rifugio del CAI (1700 mt.). Si riparte traversando una valletta erbosa e salendo a mezza costa si giunge al Passo del Belvedere (1789 mt.), raggiunto dal versante del Vasto da una strada sterrata. Da qui la lunga discesa che a sinistra della sterrata inizia a scendere sul pendio erboso di traverso toccando un fontanile e aggirando gli sbalzi rocciosi della Torretta. Il sentiero esce dai prati incrociando una sterrata che più avanti si lascia per attraversare degli arbusteti in direzione di un casale dove riprende una sterrata che conduce alla strada provinciale, attraversata la quale si scende al Santuario di San Pietro della Ienca (1166 mt.).

    Un gioiello del medioevo

    Il santuario è ospitato all’interno di un piccolo borgo medievale completamente restaurato in pietra locale, che fu importante per la fondazione della città dell’Aquila e divenne nel '600 un centro notevole per la produzione di zafferano sotto la dominazione spagnola. La chiesa in muratura di ridotte dimensioni ha una configurazione planimetrica regolare ad aula unica rettangolare, con facciata a capanna. È diventata "Chiesa sub umbra Petri", cioè chiesa legata particolarmente alla basilica vaticana romana. Presso la chiesa si trovano di ornamento la stele, la fontana in pietra, e la statua bronzea di San Giovanni Paolo II con una palma, mentre è nell'atto di benedire.