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24 Gennaio 2017

Dati relativi all'anno 2016 del censimento degli uccelli acquatici nella Riserva Nazzano Tevere-Farfa

    Pubblicati i dati per l’anno 2016 del censimento degli uccelli acquatici nella Riserva Naturale condotto, a partire dal 2007, dal dott. Christian Angelici autore tra l’altro, su questo argomento specifico, del libro “Gli Uccelli della Riserva Naturale Tevere-Farfa”  in collaborazione con Massimo Brunelli ed edito da Edizioni Belvedere.

    I monitoraggi sono stati compiuti con la frequenza di 2 al mese (24 per l’intero anno) e i risultati sono stati comunicati all’ISPRA  (ex INFS) l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale il quale si occupa di raccogliere ufficialmente i dati per l’Italia e di farli confluire nella banca dati dell’International Waterbird Census  che rappresenta il progetto più importante e completo di monitoraggio su scala mondiale delle zone umide (Wetlands).

    Dai dati si conferma l’importante ruolo che la Riserva Naturale Nazzano Tevere-Farfa riveste per la conservazione della biodiversità del Lazio. La Riserva ospita infatti, più o meno regolarmente, numerose specie ornitiche d’interesse conservazionistico inserite nell’Allegato I della Direttiva Uccelli (79/409 CEE) oggi sostituita dalla Direttiva 2009/147/CE e nelle prime tre categorie “SPEC” in base al livello di conservazione delle specie in Europa.

    E’ interessante notare la presenza di avifauna svernante nei mesi più freddi dell’anno che determina un notevole aumento del numero delle presenze conteggiate (si osservi in particolare la folaga, il germano reale, l’airone guardiabuoi, l’alzavola, il moriglione, il mestolone e il beccaccino). Da notare anche la presenza di specie nuove durante i tipici periodi della migrazione cosiddetti del passo autunnale e del ripasso primaverile. L’Italia costituisce infatti un importante ponte aereo di collegamento tra Europa ed Africa e viene attraversata sia in andata che in ritorno da milioni e milioni di uccelli. La Riserva Naturale Nazzano Tevere-Farfa si trova lungo quella che potremmo definire l’Autostrada del Sole costituita dal Fiume Tevere di questo ponte migratorio e rappresenta, per gli uccelli che debbono compiere i viaggi più lunghi, un’oasi di sosta per recuperare qualche energia. E’ per questo che troviamo, per poche settimane l’anno, anche alcune specie non svernanti ma che comunque sostano qui per ristorarsi prima di riprendere la migrazione (esempi sono l’avocetta, i cavalieri d’Italia, la pantana e il piro piro mentre tra gli altri uccelli possiamo citare il gruccione, il falco pecchiaiolo, il falco pescatore e le gru).

    E’ stato avviato anche il censimento 2017 con la prima rilevazione di gennaio che documenta la presenza di ben 929 esemplari di 26 specie diverse.

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