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PRO.GRE.S.S.- Proactive Green Communities and Storytellers for Natural Capital Safeguarding

Comunità rurali attive e Narratori di Comunità per la salvaguardia dell'ambiente

  • Tipologia: Progetto
  • Anno: 2023
  • Settore: Sviluppo sostenibile

Il progetto PROGRESS nasce dalle idee che sono state messe nel Piano del Parco nel 2021, e sono idee circa il coinvolgimento e la partecipazione della comunità locale, i cittadini.

Il progetto è finanziato dal PROGRAMMA EUROPEO CERV (Citizens, Equality, Rights and Values) che prevede proprio il coinvolgimento dei cittadini e sollecita le loro risposte – in questo caso – in materia ambientale e di cambio climatico.

Pertanto, il nostro progetto prevede di animare la comunità locale e trovare soluzioni o proposte su ambiente e clima da proporre ai nostri diretti governanti.

Il progetto partirà a DICEMBRE 2022 e durerà 24 MESI

Il progetto non poteva essere presentato dalla Riserva Naturale, ma solo da un’associazione, pertanto ci siamo rivolti ad ARCI SOLIDARIETA’ VITERBO che sarà coordinatore e beneficiario principale.

I partner sono Comune di Farnese – Riserva Naturale, Comune di Beaumont de Pertuis (F), Consiglio di Majorca (S), Comune di Tripolis (GR) e Legambiente Nazionale.

Inoltre, sono associati una serie di associazioni: i due comitati gemellaggi di Beaumont e Farnese, l’APPEI a Beaumont, due associazioni a Majorca, la Direzione Ambiente della Regione Lazio e l’Area della Cooperazione Territoriale.

Hanno sottoscritto il loro impegno e rimarcato formalmente il loro interesse nel progetto: il Parco del Luberon, la Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università La Sapienza, Federparchi e un’associazione di Tripolis.

Il progetto prevede che ci siano attività di animazione sui 4 territori e incontri on line tra tutte le comunità. Si parte dalla considerazione dell’ambiente naturale e dei servizi (ecosistemici) che fornisce: dal cibo, al foraggio, alla cacciagione fino a tutte le diverse ricchezze di cui godiamo in modio psichico e di benessere passeggiando nella natura. Il progetto prevede il coinvolgimento delle donne e delle passate generazioni con il loro sapere. Il percorso prevede il coinvolgimento intergenerazionale attraverso momenti di animazione differenti: attività video, interviste, rappresentazioni, corsi, narratori di comunità che potranno cimentarsi su diversi focus.

Verranno realizzati i tavoli di comunità in cui la Riserva si confronterà con la cittadinanza, attività di storytelling con i narratori di comunità, verranno create mappe interattive e concettuali, saranno previste attività artistiche, visite in campo e altre metodologie di coinvolgimento. ll percorso aiuterà a: comunicare (fuori e dentro il gruppo di lavoro) l’importanza della tutela della biodiversità e del Capitale Naturale come valori e obiettivi comuni.

Ci saranno due argomenti affrontati con la comunità, il primo periodo si lavorerà sul Paesaggio, le tradizioni e la natura/biodiversità (Landscape, Traditions and Biodiversity) cercando attività e confronti con i diversi gruppi della popolazione sulle modifiche del paesaggio delle motivazioni che hanno portato alle stesse, alle scelte e valutazioni sulle conseguenze sociali, estetiche ed economiche. Nel secondo periodo invece le attività si concentreranno sul tema dell’Agricoltura, dell’immigrazione e della natura/biodiversità (Agriculture Immigration Biodiversity) in riferimento alla ricchezza territoriale, ai prodotti, all’abbandono e alla sostituzione di lavoratori possibile, alla cronica mancanza di braccia e risorse economiche per l’agricoltura, alla ricchezza delle risorse naturali da poter utilizzare per migliorare le condizioni socio economiche ovvero concedere spazi a persone e gruppi disponibili a maggiori sacrifici per la salvaguardia dell’ambiente e delle attività.

In una prima fase, preliminare, il nucleo di coordinamento, partendo dall’esperienza acquisita nella fase di avvio, e in sinergia con i partecipanti, immaginerà “itinerari” tematici da indagare e raccontare: paesaggi, sistemi, persone, gruppi, ambienti naturali e “domestici” di lavoro, luoghi reali o legati all’immaginario collettivo. Nella seconda fase gli aspiranti narratori locali “ascolteranno” i luoghi, ma anche le persone, tramite il ricorso a un’adeguata strumentazione tecnologica (registratore digitale, fotocamera, videocamera, smartphone, ecc.).

La terza fase, dopo quella intermedia di “trasformazione” del materiale raccolto in forme differenti (testi, disegni, audio-video, mappe, ecc.), prevede la restituzione alla comunità e al territorio entro cui essa è inserita, di quanto raccolto, appuntato, disegnato, fotografato. Le forme di restituzione potranno essere: mappe, documenti, documentari video o audio, libri, conferenze, spettacoli, mostre, passeggiate turistiche, visite guidate; le modalità di restituzione dipenderanno dalle particolarità e dalle qualità intrinseche delle informazioni raccolte. Tutto il materiale potrà essere archiviato/condiviso in uno spazio/piattaforma basato su servizi web based, e/o nella banca dati territoriale.

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