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27 Settembre 2021

Bracconaggio nel Parco: ucciso un cinghiale

Ogni abbattimento di fauna selvatica, all'interno dell'area protetta, è da considerarsi un atto di bracconaggio

Nel Parco la caccia è vietata ai sensi della legge vigente. Pertanto, ogni abbattimento di fauna selvatica deve essere considerato uno spregevole atto illegale di bracconaggio.

Ieri, un cinghiale adulto è stato oggetto di uno di questi atti: colpito da un'arma da fuoco nel pieno del territorio dell'area naturale protetta. Purtroppo, il povero animale non ha potuto neanche evitare la sofferenza conseguente, non essendo morto sul colpo. Si è trascinato per centinaia di metri, completamente paralizzato alle zampe posteriori, sino a raggiungere un luogo dove successivamente è rimasto per ore in condizioni drammatiche e tristemente intuibili.

Il personale del Parco, coadiuvato da quello del veterinario della ASL, si è attivato secondo le procedure di legge per evitare al cinghiale ulteriori atroci sofferenze. Condotto presso l'Istituto Zooprofilattico competente, sarà sottoposto ad un esame autoptico per raccogliere ulteriori informazioni da trasmettere agli organi inquirenti.

L'Ente Parco sta cercando e cercherà ancora di più di fare la sua parte per osteggiare in ogni maniera legale questo tipo di azioni. Un invito va rivolto, in ogni caso, a chiunque sia in possesso di informazioni utili alle forze di polizia (Guardiaparco, Carabinieri, Carabinieri Forestali, Polizia di Stato, Polizia Locale) per contrastare una pratica, quella del bracconaggio, che offende la Natura, la Legge e la dignità umana stessa.

 

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