MoCo, astrattista per vocazione, definisce la sua produzione come un gioco che scaturisce dall’intimo contatto con la natura che lo circonda, l’opera esposta in Riserva "Ma che mondo lasciamo ai ns. nipoti?", è esplicativa di questo rapporto, poiché affronta il tema dell’antropizzazione speculativa del pianeta Terra, che porta ad un degrado ecosistemico globale, espresso attraverso un polittico di 4 opere dove vengono rappresentate, un estuario avvelenato, il riscaldamento globale rappresentato dallo scioglimento dei ghiacci, il mare inquinato, e gli attualissimi incendi boschivi, sempre più frequenti e devastanti.

La scelta è stata quella di esporre i quadri all’entrata della Riserva per promuovere riflessioni del  visitatore relativamente alle complesse dinamiche ambientali, alterate irrimediabilmente, in alcune casi, dalle attività umane, anche in contrasto con il territorio di Farnese, luogo dove si percepisce ancora la simbiosi tra natura ed uomo; nel suo territorio, ricoperto di boschi,  le attività agrosilvopastorali sono di tipo estensivo rispettando l’uso delle risorse naturali perpetuandone la qualità e la quantità, permettendone l’uso alle generazioni future.

Moreno Corallini ci ha voluto omaggiare dell'opera, ed il Direttore della Riserva @Pierluca Gaglioppa di fronte al bel gesto dell'artista, emozionato, non ha potuto far altro che accettare il dono e ricambiare con una buona azione (si dice siano contagiose) attraverso un contributo alla Fondazione Lega del Filo d'oro che opera a favore di persone bisognose. Ringraziamo ancora Moreno Corallini Cell. 3385859885, www.ariabona.it, e la Lega del Filo d'Oro per quanto fa e per la possibilità che ci ha dato di sdebitarci. Tutti sono invitati a visitare la nostra sede per vedere da vicino l'opera. Nei prossimi mesi l'avventura nell'arte contemporanea continuerà con un evento nella Selva. Come dicono alla radio: Stay tuned.