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17 Luglio 2021

Il Giardino delle api

17 luglio 2021, Casale S. Antonio, Torre Alfina- Acquapendente

E’ piena estate, l’aria è immobile sotto il verde intenso delle querce e sommesso è il ronzio delle api, che volano senza sosta su una miriade di lavande, rosmarini, timo e santoregge. Una rapida occhiata all’arnia da cui provengono ci rivela subito che questo non è un apiario come gli altri, la cassetta che ospita la famiglia di Apis mellifera ligustica, l’ape italiana, ha una insolita forma allungata, con tanti forellini sulla parte anteriore e nessuna traccia di melario. E’ un’arnia Top bar, un modello di arnia progettato non a fini di produzione di miele bensì per la protezione, delle api e a cascata, grazie alla loro presenza e al loro costante e prezioso lavoro di impollinazione, di tutto l’ambiente circostante. Al suo interno troviamo semplicemente delle barre di legno, senza telai con intelaiatura metallica e fogli di cera, per permettere alle api di costruire i propri favi liberamente, a goccia, nella forma che si trova in natura nei sempre più rari sciami selvatici. E il miele all’interno rimane alla famiglia, per superare l’inverno, per resistere alle ormai molteplici avversità.

Siamo nella Riserva Naturale Monte Rufeno e presso il casale S. Antonio è stato inaugurato il nuovo Giardino delle Api, nato dalla collaborazione tra la Riserva, che da anni si occupa attivamente della protezione di questi impollinatori, e la Coop. Ape Regina, presente sul territorio in molteplici iniziative di divulgazione e tutela nonché gestore del casale. Il Guardiaparco entomologo, Matteo Faggi, esperto apicoltore, sovraintenderà alla gestione del nuovo sito, che ha una importanza strategica in termini di protezione ma anche di divulgazione dei nuovi e fattibili metodi tramite cui le istituzioni possono fare la loro parte nella tutela della biodiversità locale. E’ proprio questa l’idea illustrata dal direttore della Riserva Naturale, Massimo Bedini, in sintonia con i principi sostenuti anche da CittàslowBee, presente col suo segretario Pier Giorgio Oliveti, entusiasta sostenitore di questo progetto. Nel Giardino delle Api di Torre Alfina, già tutelato dalla posizione all’interno di un’area protetta, sono state messe a dimora piante officinali ed aromatiche di interesse apistico, creando una vera oasi di biodiversità per favorire la vita di questi e degli altri insetti pronubi come le farfalle e i bombi, che sono responsabili di oltre il 70% della impollinazione in natura.

Per saperne di più ascolta l’intervista su https://youtu.be/PIPdKZ4tl4Y

Foto di Emiliano Barberini

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