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21 Gennaio 2015

Monitoraggio sui rapaci rupicoli nel Lazio

Presentata la relazione sul primo anno di attività

L’Agenzia Regionale Parchi del Lazio ha ospitato il seminario relativo alla presentazione dei risultati conseguiti nel corso del primo anno di monitoraggio dei rapaci rupicoli.

La selezione delle aree protette che fanno parte della Rete di Monitoraggio è stata effettuata sulla base della presenza nei singoli territori di siti riproduttivi delle tre specie indicate o per vicinanza a singoli siti occupati; il Parco regionale dei Castelli Romani è stato inserito per la presenza sul territorio del Falco Pellegrino, del quale sono state avvistate tre coppie nidificanti negli ultimi anni.

L’attività di monitoraggio avviata nel corso del 2014 (e che proseguirà nel 2015 e 2016)  coinvolge 15 aree protette regionali, due parchi nazionali, una riserva provinciale e due associazioni ornitologiche. Il personale delle aree protette coinvolto ha accresciuto le proprie conoscenze e competenze, che permetteranno di ottimizzare l’attività negli anni successivi. Ad esempio sarà necessario prestare maggior cura nell’individuare i pericoli e le minacce alla conservazione delle tre specie.
L’attività di monitoraggio dell’aquila reale, condotta su tutte le coppie note, ha confermato gli elevati valori di produttività e successo riproduttivo degli ultimi anni, risultando la popolazione regionale in espansione.
L’analisi della produttività e del successo riproduttivo del falco pellegrino, sembrano confermare anche in questo caso una popolazione in espansione, tuttavia il controllo sui siti di nidificazione ha riguardato solo il 55% dei siti potenziali. Sarà necessario pertanto cercare di incrementare l’attività di monitoraggio per il 2015.
Critica invece appare la situazione del Lanario in forte diminuzione rispetto al 2008, sebbene durante l’anno di studio non siano state condotte ricerche specifiche mirate all'individuazione di nuove coppie nidificanti.

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