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18 Ottobre 2022

Monitoraggio regionale del Moscardino 2022

Riscontrata la presenza nelle cassette nido

Continua il monitoraggio del Moscardino (Muscardinus avellanarius) nel Parco dei Castelli Romani che fa parte della rete regionale di monitoraggio.

Lo scorso mese di settembre i tecnici del Parco hanno effettuato un primo controllo per verificare la presenza del piccolo roditore nelle cassette nido che all’inizio dell’anno erano state collocate anche in un sito dell’area protetta con caratteristiche diverse rispetto a quello degli anni passati, nell’area dei Monti Tuscolani.  

Durante i controlli è stata riscontrata la presenza del moscardino nelle cassette, intento a preparare il nido per l’inverno. All’inizio dell’autunno, quando le temperature iniziano ad abbassarsi, il moscardino utilizza le cassette nido per preparare il proprio giaciglio di forma tondeggiante, costruito con fibre di legno ricavate dalla corteccia degli alberi, foglie, muschio e peli, nel quale si raggomitola e si addormenta, affrontando la stagione invernale. Si muove soprattutto di notte ed è un grande arrampicatore grazie alle dita munite di cuscinetti palmari e alla coda parzialmente prensile; è ghiotto di frutta secca soprattutto nocciole.

La specie vive principalmente nei boschi di latifoglie, fino a 1.500 metri di altitudine, è presente in tutte le regioni d’Italia tranne la Sardegna. Il moscardino appartiene alla famiglia dei gliridi, specie protetta inserita nella Direttiva Habitat (Allegato IV), in quanto rappresenta un efficace indicatore ambientale in termini di qualità e quantità di habitat.

Nelle cassette nido sono stati trovati anche i ghiri, che come abbiamo appurato anche negli anni precedenti, le apprezzano molto come rifugio per il letargo. I dati raccolti durante lo studio vengono poi archiviati in un unico database, con l’obiettivo di valutare lo stato di conservazione dell’ambiente naturale ed intervenire con azioni specifiche laddove ritenuto necessario.   

Il monitoraggio per rilevare la presenza degli esemplari, si svolgerà anche nel mese di novembre, e probabilmente altre cassette nido verranno posizionate dal personale tecnico dell’Ente, in nuove zone con caratteristiche diverse, per continuare l’indagine sulla presenza di questo importante, piccolo roditore.

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