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7 Luglio 2022

Scoperte nel bosco

Rivolgiamo a tutti i fruitori del Parco un appello a comportarsi civilmente, a non arrecare alcun danno all'attrezzatura installata per i monitoraggi

Il bosco è un ecosistema complesso e, come tale, non smette mai di riservare sorprese a chi lo frequenta costantemente per raccogliere dati sulla fauna e la flora che lo popolano. È così che, durante uno dei controlli effettuati dal personale del Parco dei Castelli Romani per il monitoraggio del Moscardino, sono stati rinvenuti nelle cassette nido installate dei piccoli di cincia (la cui specie non è ancora ben individuabile perché si tratta di soggetti ancora molto giovani), un nido di scricciolo e anche un topolino domestico e un esemplare di caprifoglio che rientra tra le piante selvatiche presenti nella nostra area protetta.

È stata individuata anche una pianta di caprifoglio, che rientra tra le specie appartenenti alla flora selvatica della nostra area protetta.

Nonostante le accortezze adottate al fine di privilegiare l'occupazione delle cassette nido solo da parte dei moscardini, questi altri piccoli ospiti hanno trovato il modo di utilizzarle come casa e come nido, perché rappresentano un rifugio sicuro nel folto bosco, in cui rintanarsi lontano dai pericoli e dai predatori. Per questo molti uccelli le scelgono per realizzare i loro nidi e accudire i piccoli fino a quando saranno in grado di affrontare la vita nel loro habitat naturale.
Interessante notare come alcune specie, come ad esempio il ghiro, allarghino il foro di ingresso delle cassette nido, rosicchiandone i bordi con pazienza, sino a renderlo grande a sufficienza per potere accedere allo spazio interno.

I monitoraggi, anche se riferiti ad una specie in particolare, sono interessanti per l’osservazione e lo studio del territorio; solo in questo modo riusciamo ad avere notizie dettagliate relative alla biodiversità presente nell’area protetta.

Purtroppo durante i sopralluoghi effettuati il personale del Parco ha trovato cassette nido e trappole a forma di imbuto, utilizzate per il monitoraggio dei coleotteri, danneggiate. Per questo rivolgiamo a tutti i fruitori del Parco un appello a comportarsi civilmente, a non arrecare alcun danno all’attrezzatura installata per i rilevamenti, in quanto rappresenta una strumentazione fondamentale per la buona riuscita delle indagini in corso, utili ad ottenere informazioni sullo stato di conservazione dell’ambiente naturale del Parco.

 

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