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25 Maggio 2022

Un periodo intenso per le attività di didattica al Parco dei Castelli Romani

Tante le attività di educazione ambientale che si svolgono all'aria aperta in questo periodo dell'anno

La primavera è sicuramente la stagione propizia per svolgere attività di educazione ambientale, soprattutto all’aria aperta.
In questo periodo si sono intensificate le richieste per le attività di didattica che coinvolgono gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, portate avanti dal personale dell’ufficio di educazione ambientale del Parco, insieme ai Guardiaparco e con il supporto dei volontari del Servizio Civile Universale.

Un programma ampio e diversificato che comprende le attività del catalogo ‘Gens’ con i progetti educativi promossi dalla Regione Lazio in collaborazione con le aree naturali protette di tutto il territorio regionale, che mira a sensibilizzare su tematiche specifiche ea rafforzare il legame con l’ambiente,avvalendosi dell’esperienza di professionisti per scoprire il ricco patrimonio di biodiversità del Lazio. Alcune di queste attività riguardano i progetti “Di fiore in fiore” e “Salviamo la regina”, incentrati sul mondo delle api e gli impollinatori, che il Parco sta svolgendo con gli studenti, presso la Collina degli Asinelli a Monte Compatri dove si trovano apiari e laboratori adatti ad attuare questi progetti.

Le attività vengono scelte dagli insegnanti anche in base a specifici criteri, che tengono conto del programma scolastico, molto apprezzati sono anche i classici progetti che l’Ente porta avanti da tempo come "I Latini: storie, miti e leggende", che hanno coinvolto ultimamente scuole di Aprilia e Velletri, e il tema legato alla nascita del territorio dei Colli Albani e l’evoluzione del Vulcano Laziale.

La metodologia di approccio ai diversi argomenti, si adegua alle richieste specifiche degli insegnanti ma anche all’età degli studenti, di solito le lezioni frontali sono accompagnate,in un secondo momento, da esperienze sul campo le più utili a stabilire una connessione emotiva e sensoriale con la natura.

Uno dei metodi didattici innovativi che si utilizza spesso in classe è quello del “Kamishibai”, una caratteristica forma di narrazione per immagini, la cui origine è riconducibile al Giappone del XII secolo, riadattato per avvicinare i più piccoli all’ambiente attraverso un approccio ludico. Un modo originale per imparare a conoscere il territorio, ma utile anche a migliorare la capacità di esposizione orale dei bambini utile ad effettuare un lavoro di divisione in sequenze e sintesi sui testi proposti.

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