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10 Aprile 2017

La Riserva Lago di Vico partecipa ad un importante progetto di ripopolamento del capovaccaio

La Riserva Naturale Regionale Lago di Vico l'8 aprile scorso ha accolto Alfonso, Paloma, Margherita e Annibale, quattro esemplari di Capovaccaio (Neophron percnopterus L.), un avvoltoio che fa parte di una specie con status di conservazione “EN – in pericolo” secondo le Liste Rosse dell'IUCN, l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.

La Riserva nel 2016 ha aderito all’invito della Federparchi ad ospitare, presso le proprie strutture del Centro Recupero Animali Selvatici – CRAS i quattro esemplari per portare avanti il tentativo di salvare la specie in Italia. Il progetto prevede infatti la riproduzione in cattività e il successivo rilascio dei giovani nati in aree prossime ai territori delle coppie selvatiche per rinforzare l’esigua popolazione italiana, anche sfruttando la migrazione autunnale verso l’Africa.

Il trasferimento dei quattro esemplari è avvenuto dal Centro Recupero Rapaci Minacciati - CERM di Rocchetta di Fazio (Semproniano, GR) nell’ambito di una collaborazione ormai avviata da tempo con cui si è costruita una rete di contatti basata sulle capacità del personale della Riserva.

Forte delle sue strutture (voliere di diverse dimensioni, punto veterinario di prima accoglienza, convenzioni con i veterinari), rinnovate, adattate ed aggiornate nel tempo per ospitare la fauna che viene consegnata al CRAS, la Riserva è risultata essere l’unico Ente candidatosi per tale collaborazione, divenendo di fatto l’unica area protetta italiana che partecipa al “progetto capovaccaio” gestendo coppie di riproduttori. Tale progetto è di vitale importanza per la salvaguardia della minuscola popolazione italiana, ridottasi a sole 10 coppie su tutto il territorio nazionale.

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