Lo stratovulcano di Vico era in origine una montagna alta quasi 2500 metri, un vero e proprio "mostro" geologico che, attorno a 151.000 anni fa, a seguito di un'impressionante serie di eruzioni, ha proiettato, in un raggio di 50 km, circa 10 chilometri cubi di materiale, cambiando per sempre la fisionomia di una vasta area.
Gran parte del materiale eruttato si è sedimentato, formando così una roccia di colore rossastro, facile da scavare, scolpire, cavare: il "tufo".
Sin dai tempi preistorici i primi abitanti della zona ne hanno apprezzato le caratteristiche per realizzare tombe, abitazioni o cavità ove stoccare le derrate alimentari.
Ma è soprattutto nel periodo etrusco e nell'alto medioevo che sono state realizzate delle strutture monumentali di grande rilievo architettonico ed organizzati degli insediamenti rupestri.
Affronteremo l'argomento con Andrea Sasso, archeologo e dottore di ricerca in Beni Culturali e Territorio.
Mercoledì 11 aprile, dalle ore 17.00, presso il Palazzo della Cultura di Caprarola, nel complesso di Via Guido Bonafede - angolo Via della Repubblica snc (Visualizzalo su GoogleStreetView™ ).
Vi aspettiamo!
PARTECIPAZIONE GRATUITA.
Per informazioni 0761-752048 e 3293604039