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10 Maggio 2017

Il vero e il falso sull'olio di palma: ne parliamo alla Riserva Lago di Vico

La palma da olio (Elaeis guineensis) è una delle piante più rilevanti da un punto di vista economico grazie all'abbondanza di grassi nella polpa dei suoi frutti.
Originaria di una vasta zona dell'Africa inclusa tra il Gambia e l'Angola di fronte al vasto Golfo di Guinea, da cui deriva il suo nome scientifico, oggi è coltivata anche in zone tropicali del Sud-est asiatico e del continente americano.
La pianta può raggiungere i 30 metri: i frutti sono raggruppati in grossi grappoli sferici molto compatti che ne possono contenere ciascuno fino a 2.000. I frutti hanno un nocciolo duro e una polpa pastosa composta per il 40-65% di olio. Sono rapidamente deperibili, per cui devono essere lavorati immediatamente dopo il raccolto. Dal frutto della palma da olio si ricavano olio di palma (ottenuto dal frutto) e olio di palmisto (estratto dai suoi semi).

L'utilizzo dell'olio di palma è cresciuto nel corso della seconda metà del XX secolo, tanto da farlo divenire uno tra gli ingredienti principali dell'industria alimentare, andando a sostituire, per il basso costo e per le sue caratteristiche, altri grassi di uso tradizionale. Gli oli di palma, insieme a farine e zuccheri semplici, possono essere uno dei tre ingredienti prevalenti in molte creme, dolci e prodotti da forno di produzione industriale. In forma non raffinata, sono da sempre un ingrediente tradizionale nei paesi dell'Africa occidentale subsahariana.

Ne parliamo con Anita Mattei e Barbara Loppi, Specialiste in Scienze dell'Alimentazione.

Appuntamento alle ore 17.00 al Palazzo della Cultura di Caprarola (Vt) in via della Repubblica snc. ( visualizzalo su StreetView® )

Per informazioni

telefono
0761 752048

e mail:

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