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19 Maggio 2016

Il moscardino. Un roditore invisibile di 30 grammi di peso

È una specie protetta. Vive sugli alberi ed è attivo solo di notte. È il cugino più piccolo del Ghiro

Il Moscardino (Muscardinus avellanarius) è un piccolo roditore, dal peso di circa 30 grammi, appartenente alla famiglia dei Gliridi. Reso pressoché inconfondibile dal brillante color arancio-fulvo della pelliccia, dalla lunga coda e dai grandi occhi neri, non è però conosciuto come il cugino più grande, il Ghiro.

Le abitudini spiccatamente arboricole e notturne lo rendono infatti quasi invisibile: di notte esce dal nido e, grazie alle lunghe dita prensili, si sposta tra i rami degli alberi e dei cespugli in cerca di cibo, quasi mai toccando il suolo; prima dell’alba si ritira nuovamente nel nido, dove rimane a dormire per tutta la durata del giorno. La dieta è costituita principalmente da frutti e fiori e, solo quando scarseggiano i cibi preferiti, da insetti. Il Moscardino è un gran divoratore di nocciole, frutti molto energetici, che trova disponibili in autunno e che gli permettono di formare le riserve di grasso necessarie a superare il periodo invernale. Con le prime gelate autunnali infatti, il moscardino abbandona i nidi posti in alto tra i rami e si ritira in cavità alla base dei tronchi degli alberi dove si addormenta. Per tutta la durata della stagione fredda si limita a dormire, riducendo via via il metabolismo fino ad avere un consumo energetico quasi nullo. Al risveglio, in primavera, è la successione delle fioriture tipiche di questo periodo a garantirgli il nutrimento.

Date le abitudini alimentari, si comprende facilmente come per sopravvivere abbia bisogno di un ambiente che presenti un’elevata diversità vegetale, in grado quindi di offrire fiori e frutti in modo continuo nel tempo. Per questo il suo habitat ideale è il bosco naturale, diversificato sia in termini strutturali che di specie, mentre è assente nelle aree deforestate e intensamente sfruttate dall’agricoltura.

Il moscardino è una specie protetta e, essendo molto sensibile alla qualità dell’habitat in cui vive, è considerato un efficace indicatore ambientale. Il Parco ha aderito alla rete regionale di monitoraggio di questa specie.

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