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Uomo e territorio

Uomo e territorio

Comuni

I primi insediamenti nel territorio di Paliano risalgono al Neolitico Superiore e all'Età del Bronzo iniziale (XVII – X sec. a.C.). La zona venne poi occupata dagli antichi popoli Ernici, Latini e Romani, tra il IV e il I sec. a.C. All'interno dell'area protetta -da cui anche il nome- spicca la Mola o Torre dei Piscoli una struttura difensiva fortificata sul fiume Sacco, situata tra le località di Colle Rampo e Polledrara a circa sei km da Paliano. Il complesso che doveva rivestire una certa importanza, economica o difensiva, era originariamente costituito dalla medievale torre di vedetta e da un recinto circondato da fossato con mulino e annessi vari.

Storia del territorio

Il Parco Naturale La Selva, noto anche come "Parco Uccelli", nasce nel 1974 quando il Principe Antonello Ruffo di Calabria decise di convogliare, attraverso un sistema idraulico di fossi e canali artificiali, l'acqua affluente dai Fossi Sanguinara e Focarelle all'interno dell'area. Questa deviazione portò la formazione di piccoli laghi, stagni e piscine che resero la zona particolarmente amena nonché habitat di circa duecento specie di uccelli, provenienti da tutto il mondo, alcune rare o in via d'estinzione.

Il parco, così allestito, è stato per circa trent'anni un'attrazione per tutto il Centro Italia, ha ospitato illustri personaggi e, non di rado, ha accolto set cinematografici: alla Selva è stata girata la scena finale del film «Non ci resta che piangere» con Roberto Benigni e Massimo Troisi. Nei primi anni del 2000 l'area subì un tracollo economico. Nel 2003 il Parco Uccelli chiuse e l'area fu dismessa per mancanza di fondi. Il degrado prese allora il sopravvento e sorse all'orizzonte la prospettiva della cementificazione. Nel 2009 la Regione Lazio, attraverso la società BicLazio e l'Arp, ha iniziato un percorso di recupero che si è attuato grazie anche al fattivo intervento delle comunità locali. L' esito finale di tale percorso è stata l'istituzione del Monumento Naturale " Selva di Paliano e Mola di Piscoli" (Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T0361 del 3 novembre 2011).

Nell'area della "Mola di Piscoli", localizzata in un'ansa del Fiume Sacco, si rileva la presenza di un complesso a valenza storico-architettonica e paesaggistica, costituito da un mulino e da un casale fortificato con torre di avvistamento a pianta quadrata, risalente al Medioevo, nella quale si rileva, nell'impianto costruttivo, la riutilizzazione di materiale di epoca precedente.