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Il merlo tra natura e leggenda

    Il merlo (Turdus merula), è il passeriforme più diffuso in Europa e in Italia, durante gli inverni si trasferisce dai Paesi settentrionali a quelli più caldi, mentre nelle zone dal clima mite è presente tutto l’anno. Il suo habitat naturale è il bosco ma si adatta a vivere in ogni ambiente in cui trova condizioni adatte a nidificare, anche in aree urbane.

    Gli ultimi giorni di gennaio sono conosciuti nella tradizione popolare, come “i giorni della merla”, ovvero i più freddi dell’anno, in quanto situati proprio in mezzo alla stagione invernale. Molte sono le leggende legate a questo simpatico uccello, la più conosciuta narra di “una merla, con uno splendido candido piumaggio, regolarmente strapazzata da gennaio, mese freddo e ombroso, che si divertiva ad aspettare che lei uscisse dal nido in cerca di cibo, per gettare sulla terra freddo e gelo. Stanca delle continue persecuzioni, la merla un anno decise di fare provviste sufficienti per un mese, e si rinchiuse nella sua tana, al riparo, per tutto il mese di gennaio, che allora aveva solo ventotto giorni. L’ultimo giorno del mese, la merla, pensando di aver ingannato il cattivo gennaio, uscì dal nascondiglio e si mise a cantare per sbeffeggiarlo. Gennaio se ne risentì così tanto che chiese in prestito tre giorni a febbraio e si scatenò con bufere di neve, vento, gelo e pioggia. La merla si rifugiò alla chetichella in un camino e lì restò al riparo per tre giorni. Quando la merla uscì, era sì salva, ma il suo bel piumaggio si era ingrigito a causa della fuliggine del camino, e così essa rimase per sempre con le piume grigie”.

    Il maschio del merlo è lungo fino a 25 centimetri e presenta un piumaggio in genere completamente nero o marrone scuro con becco e contorno degli occhi di un giallo acceso tendente all'arancione, le zampe sono brune e squamose. La femmina è lunga 20–22 cm circa e di colore bruno scuro, con la gola più chiara, striata e il becco scuro. I giovani sono simili alla colorazione delle femmine ma con piccole punteggiature biancastre sulle parti superiori.

    Uno degli uccelli di taglia media, caratteristici del nostro territorio, conosciuto per il suo canto molto vario, dolce e piacevole ma allo stesso tempo anche deciso, che nell’immaginario comune è identificato con gli ultimi giorni di gennaio.

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